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Zoff: «Donnarumma? Sempre concentrato sulle questioni di campo»
Zoff ha parlato di Donnarumma a Gazzetta dello sport, soffermandosi su due aspetti, ovvero l’importanza per il Milan e il contratto
Zoff ha parlato di Donnarumma a Gazzetta dello sport, soffermandosi su due aspetti, ovvero l’importanza per il Milan e il contratto.
DOVE PUÒ ARRIVARE- «Molto lontano. Non ha una strada, ma un’autostrada. È giovanissimo e ha già maturato diversi campionati di Serie A. È nel solco della tradizione dei grandi portieri italiani».
200 PARTITE PRIMA DEI 22 ANNI- «Numeri eccellenti. E soprattutto è già forte ma può migliorare ancora tantissimo. Se il Milan è lassù è perché ha una squadra compatta e un portiere che lascia passare davvero poco».
TRA I MIGLIORI D’EUROPA- «A me non piace far classifiche. Però speriamo a giugno di poter assistere all’Europeo e quello sarà il momento del confronto con i migliori. Lì dovrà tirar fuori il meglio».
SULL’ITALIA CAMPIONE- «Rientra fra le favorite ma bisognerà vedere su che uomini potrà contare il c.t. Mancini in quel periodo. Naturalmente da tifoso azzurro mi auguro che quel titolo possa tornare a casa, visto che manca dal 1968».
ZOFF A 26 E LUI A 22- «Se è per questo il ragazzo ha due possibilità. Nel senso che anche fra quattro anni potrebbe riuscirci entro… la mia età».
SULLA QUESTIONE CONTRATTO- «Ho apprezzato che il ragazzo è sempre rimasto concentrato sulle questioni di campo. Deve pensare solo a migliorarsi tecnicamente, in ogni particolare e continuare così. Del resto ha già un buon contratto ed è in un grande club. Sicuramente firmerà accordi ancora migliori. Dunque non deve preoccuparsi. Ha sempre detto di star bene in rossonero».
PREOCCUPAZIONE MILAN- «Ma nemmeno. Sono convinto che le cose si sistemeranno senza problemi. Non posso pensare che una società di questa portata non concluda una operazione così importante».
MILAN SCUDETTO- «Certo. Ma anche ottimi equilibri di squadra. Pioli e il club sono riusciti a creare un ambiente carico di entusiasmo. Nel tempo hanno trovato continuità e a gennaio hanno ancora migliorato la rosa. Possono arrivare in fondo».
COME SONO CAMBIATI I PORTIERI- «Quelli bravi hanno sempre grande senso della posizione, ieri come oggi. Sicuramente con le difese più alte oggi serve più prontezza in uscita».
LAVORARE CON I PIEDI- «Lasciamo perdere questo discorso. Non riuscirò mai a capire: al portiere si chiede di correre meno rischi possibili. E poi così i rischi si moltiplicano…».