Editoriali
Contro il Napoli è mancata la qualità, non la testa
Contro il Napoli il Milan non esce ridimensionato ma anzi lancia un chiaro messaggio allo United: la voglia di vincere va oltre la qualità
Il Milan sceso in campo contro il Napoli era una squadra oggettivamente falcidiata da defezioni importanti: Bennacer, Calabria, Romagnoli, Kjaer e Ibrahimovic hanno rappresentato la spina dorsale del “Milan dei record” dell’ultimo anno e mezzo. Assenze pesanti che hanno, come ovvio, influito sulla qualità delle giocate rossonere ma non sulla testa.
Il Diavolo ieri ha fatto la partita controllando il pallino del gioco, anche in inferiorità numerica nel finale, contro una squadra ad oggi alla pari ma che forse in estate era anche quotata ben sopra i rossoneri. Eppure il Milan di Pioli non ha mai mollato dimostrando di voler vincere la gara ad ogni costo, resistendo ad un arbitraggio osceno da parte di Pasqua e al “non gioco”, distruttivo più che costruttivo”, del Napoli di Gattuso. La differenza l’hanno fatta le assenze con Gabbia – inattivo da tre mesi – che insieme a Dalot si è fatto sfuggire Politano al momento del gol decisivo e Rafael Leao troppo minuto e acerbo per “dire la sua” contro corazzieri come Koulibaly e Maksimovic.
Il Milan contro il Napoli non esce dunque ridimensionato ma con una consapevolezza in più: la mentalità non esce per infortunio.