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Dalot: «Milan, obiettivi e futuro: vi racconto tutto»
Il terzino rossonero Diogo Dalot ha parlato della situazione, del periodo e dell’avventura che sta vivendo con la maglia del Milan
Diogo Dalot ha rilasciato un’intervista ai microfoni di del quotidiano portoghese Ojogo. Queste le sue dichiarazioni:
Sul Milan – «Siamo una squadra giovane e questo è il progetto del Milan per i prossimi anni. Se riusciremo a fare qualcosa di concreto in questa stagione, come portare il club in Champions League, penso che sarà un ottimo passo, il primo passo per riportare il Milan ai livelli che merita. Penso che già la partita col Manchester sia un po’ l’immagine di questo, credo che abbiamo lasciato un’immagine positiva. Sicuramente si sta costruendo qualcosa di buono»
Sull’Europa League – «Avrei preferito che fossimo passati noi ovviamente, era l’unico modo per trarre il massimo da quello che abbiamo fatto nelle due partite. A Manchester ho giocato una buona partita e la squadra nel complesso è stata fantastica. A Milano avremmo dovuto sfruttare meglio le occasioni che abbiamo avuto, purtroppo a questi livelli gli errori si pagano. Queste sono sconfitte che ci aiutano ad evolvere e passare al livello successivo. È stata una sconfitta che ci è servita e ci aiutera’ in futuro»
Sul campionato – «Al momento dobbiamo concentrarci partita per partita. Due mesi fa, quando eravamo primi, l’attenzione era rivolta a mantenere il divario. Era naturale pensare che l’Inter si sarebbe avvicinata. In questo momento, si tratta di vincere la prossima partita, fare il nostro lavoro e ottenere i tre punti. Credo che se vinciamo le partite che rimangono, potremmo vincere il campionato, ma sappiamo che è difficile e dobbiamo ragionare partita dopo partita. Spero che davanti scivolino e ci diano questa opportunità. Tutti sanno che l’obiettivo principale del club è quello di assicurarsi l’accesso alla Champions League, ma vorremmo sognare più in grande perché abbiamo dimostrato in questa stagione di poter lottare per questo»
Sulla sorpresa – «Bennacer, è un giocatore fantastico per il fisico che ha. Ha una capacità incredibile di usare il suo corpo con intensità, aggressività e qualità»
Su Leao – «Mi ha aiutato molto per l’adattamento al Milan, ci conosciamo da quando avevo 14/15 anni quindi mi ha reso più facile adattarmi qui. Sta facendo una stagione fantastica e ha tutto per essere un grande giocatore e un riferimento per il nostro paese. Spero rimanga sempre concentrato per dare la miglior versione di sé stesso»
Su Ibra – «Sicuramente possiamo imparare tanto da lui. Ha sempre fame di vincere. Prima delle partite si vede che ha ancora quell’adrenalina per giocare le partite. Io che sono all’inizio della mia carriera e che voglio raggiungere il suo livello, perché non dovrei pensarla come lui?»
Sul futuro – «Non è il momento di prendere una decisione, voglio concentrarmi sul Milan per essere in forma e in grado di aiutare la squadra fino alla fine della stagione. Poi vedremo quello che è meglio per tutte le parti. Per ora voglio solo pensare a fare bene per questo club che mi ha fatto ritrovare la costanza che cercavo. La cosa più importante è che in questa stagione sono sempre stato disponibile, fisicamente sono sempre stato presente in ogni partita. Questo è un punto importante per me che mi dà molta motivazione. Questo è il messaggio che voglio trasmettere a qualsiasi club in cui mi trovo: io sono sempre disponibile, per ogni partita»
Sulla Nazionale – «C’è molta aspettativa sulla nostra squadra e il nostro obiettivo è sicuramente quello di vincerlo. Ora abbiamo 3 partite molto difficili davanti a noi, perché a questo livello nessuna partita è facile. Dobbiamo vincerle per arrivare a giugno e lottare per la vittoria dell’Europeo. È un Europeo diverso, dobbiamo adattarci rapidamente perché non abbiamo una settimana di preparazione, come succede di solito. Questo credo che sarà un punto chiave: chi si adatterà più velocemente, sarà preparato meglio. Principali avversarie? Ci sono tante squadre forti, a partire da quelle del nostro girone. Poi direi anche Francia, Spagna e Italia. Tante squadre hanno tanti giocatori che giocano già ad un livello alto e per questo credo che sarà un torneo con molta qualità»
Sulla nazionale portoghese – «Siamo molto orgogliosi di ciò che abbiamo raggiunto finora, ma vorrei fare eco alle parole dell’allenatore Rui Jorge: il passato è passato e non garantisce nulla per il futuro. Non vogliamo essere la squadra che ha vinto a livello U17 e U19, ora vogliamo vincere anche con gli U21»
Sull’addio al Porto – «Non mi sono pentito di aver lasciato il Porto perché credo che fosse il passo giusto da fare. È stato fantastico il periodo vissuto al Porto e soprattutto aver chiuso con il titolo di campione. È stato un enorme orgoglio, un sogno che si avvera, coronare il tutto con la vittoria del campionato. Ritorno al Porto? Mi piacerebbe sicuramente scrivere ancora il nome nella storia di questo club. Ho un legame forte che voglio mantenere per tutta la mia vita e spero, nell’arco della mia carriera, di indossare di nuovo la maglia del Porto»
Su Mourinho – «Non so se sarebbe stato diverso il mio percorso, se lui fosse rimasto al Manchester, difficile poterlo dire. Il tempo passato con lui è stato fantastico. Aver avuto l’esperienza di essere allenato da Mourinho per me è un enorme motivo di orgoglio. Devo solo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me».