Caso Suarez, Agnelli indica Paratici: «Trattativa interamente gestita da lui»
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Caso Suarez, Agnelli indica Paratici: «Trattativa interamente gestita da lui»

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Verbale Agnelli sul caso Suarez: ecco la testimonianza del presidente Juve sulla vicenda legata all’attaccante uruguaiano

Il Corriere della Sera ha pubblicato il verbale di Andrea Agnelli relativo al caso Suarez. Il presidente della Juve, lo scorso 26 gennaio, davanti al procuratore di Perugia Raffaele Cantone e ai pubblici ministeri, negò di aver avuto un ruolo nella vicenda relativa all’esame dell’attaccante all’Università per Stranieri di Perugia.

SUAREZ – «È stata gestita interamente dal direttore sportivo Fabio Paratici, che ha ampia delega nei limiti del budget assegnato. A lui compete la scelta in relazione all’ingaggio dei calciatori. Naturalmente mi informa in modo occasionale e casuale. Per quanto attiene a Suarez ricordo che durante un pranzo svolto mi pare a fine agosto Nedved, il vice presidente, mi disse che il calciatore del Barcellona si era proposto con un sms, per un ingaggio alla Juventus. In quel periodo erano in piedi trattative per Dzeko, Milik, Cavani e Morata che poi è stato acquistato, oltre all’ipotesi relativa a Suarez. All’inizio di settembre fu informato che l’ingaggio di Suarez era di difficile realizzazione perché era risultato che non aveva la cittadinanza comunitaria».

MAIL CON CONTRATTO PER SUAREZ – «Non ricordo la mail tuttavia non mi occupo delle condizioni contrattuali. Lombardo mi fece presente di aver formulato la richiesta di tesseramento per verificare se si potesse inserire un calciatore nelle liste Champions anche successivamente alla scadenza fissata per i primi di ottobre. Tale parere costituisce prova secondo me del fatto che il 14 settembre era già chiaro che Suarez non poteva essere tesserato in tempo».

COME HA APPRESO LA NOTIZIA – «Dai giornali e ricordo che chiamai il calciatore in un’unica occasione per ringraziarlo di essersi proposto nutrendo stima nelle capacità sportive del calciatore e ritenendo che la sua proposta fosse ragione di orgoglio per la nostra società. Non mi ha sorpreso perché sono a conoscenza dei rapporti personali tra De Micheli e Paratici e trattandosi di una richiesta di informazioni sull’ufficio da contattare non mi è parso ci fosse nulla di strano».

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