HANNO DETTO
Sampdoria, Ferrero e l’appello a Draghi: «Ecco cosa rappresenta lo sport»
Ferrero, presidente della Samp, si è raccontato a Il Tempo e ha parlato della situazione delle sue aziende, criticando il governo
Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista a Il Tempo, commentando il momento delle sue aziende cinematografiche e l’emergenza Coronavirus da fronteggiare. Le sue dichiarazioni.
CINEMA – «Non riaprirò le mie sale cinematografiche. Per prima cosa non le riapro perché non ci sono i film. Quello che ha vinto l’Oscar l’altra notte fra poco sarà su una piattaforma che guardi da casa e così anche per chi ha vinto il David. Aprire una sala cinematografica non è come montare in bicicletta: ci vogliono almeno 20 giorni, da parte dei distributori, per organizzare nuove uscite e piazzamenti. Riaprire un cinema con le normative ed i protocolli anti-Covid che giustamente sono in atto, comporta un sacco di lavori e, quindi, dispese. Senza dimenticare che il cinema lavorava da sempre a ottobre, novembre, dicembre, a gennaio ed a febbraio. Già in passato si è provocato lanciando novità durante la cosiddetta bella stagione, ma non ha funzionato. Quindi, se io dovessi riaprire, dovrei fare dei lavori, pagare mentre la stagione vera è praticamente terminata».
APPELLO A DRAGHI – «Il cinema va incentivato globalmente. Sento tutte queste cazzate, tax credit ed il resto, ma cos’è Facciamo come fanno in Usa con i produttori americani, non fateci pagare l’Iva. Faccio un appello a Mario Draghi: il cinema è cultura e lo sport è il sale della vita, ci dia una occhiata per favore».