HANNO DETTO
Donadoni: «Il Milan merita la Champions più della Juve»
Donadoni parla a Gazzetta dello sport e si racconta da rossonero ma anche da chi non dimentica i colori nerazzurri
Donadoni parla a Gazzetta dello sport in vista della gara tra Atalanta e Milan, raccontandosi da rossonero ma anche da chi non dimentica i colori nerazzurri. Le sue parole.
CUORE DIVISO A METÀ- «In nerazzurro sono cresciuto e sono diventato calciatore, da rossonero ho vinto tutto. Il mio cuore è diviso a metà. Anche se…».
ED ORA IL MILAN- «L’Atalanta si è già qualificata alla Champions League per il terzo anno consecutivo, è un risultato già straordinario. Sarebbe bellissimo ritrovare anche il Milan nell’Europa che conta».
LE DUE MIGLIORI DOPO L’INTER- «Per quello che ha detto il campionato, sì. L’Atalanta è una bellissima realtà da tempo, il Milan ha dimostrato a lungo di essere in grado di lottare per il primo posto, pur non essendo attrezzata come altre squadre. Magari finirà diversamente, ma io penso che la squadra di Pioli meriti di andare in Champions più della Juve».
LE STESSE NOTTI AI SUOI TEMPI- «Noi avevamo Berlusconi e Galliani. Fondamentali, riuscivano sempre a tirarti fuori qualcosa
in più. Oggi c’è Paolo, non sottovalutate l’importanza della sua presenza accanto alla squadra: da d.t. sta facendo bene, ma la sua figura è preziosa anche in situazioni come questa».
SE VALE ANCHE PER IBRA- «Eccome se vale. Penso che Ibra per primo abbia bisogno di stare insieme al gruppo e di vivere questa partita come se dovesse scendere in campo. È uno scambio reciproco, tra lui e i compagni, che carica tutto l’ambiente».
COME GIOCHEREBBE QUESTA GARA- «Mettendo in campo lucidità, equilibrio e determinazione. Servirà pazienza e una grande tenuta fisica: l’Atalanta tende a sovrastarti, a dominarti anche a livello muscolare. Ma se trova un avversario in grado di tenere botta su questo terreno, può andare in difficoltà. La finale di Coppa Italia qualcosa ha insegnato…».
LEAO SENZA REBIC- «Ha grandissime qualità e tutti i numeri per essere protagonista. Non dovrà pensare all’estetica ma badare al sodo, essere più essenziale del solito. Stasera serve personalità, se Leao la tirerà fuori potrà essere letale».
FUTURO GIGIO E CALHANOGLU- «E qualificarsi con una vittoria sul campo dell’Atalanta sarebbe un bel titolo in più da aggiungere sul curriculum. Al resto si penserà da domani, questa partita non ammette altri pensieri.
Pioli lo sa benissimo, avrà trasmesso il messaggio».
NON UN FALLIMENTO- «Sarebbe una delusione, lo vediamo lì davanti da un anno. Ma una stagione così può solo farti crescere, comunque vada».