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Collovati: «Calhanoglu all’Inter? Non capisco la scelta»
Fulvio Collovati, ex giocatore di Milan e Inter, ha detto la sua riguardante l’addio di Hakan Calhanoglu e il mercato del Diavolo
Fulvio Collovati, ex giocatore di Milan e Inter, ha detto la sua ai microfoni della Gazzetta dello Sport riguardante l’addio di Hakan Calhanoglu e il mercato del Diavolo:
Sul passaggio dal Milan all’Inter: «Quando io passai dal Milan all’Inter, non lo feci per denaro, ma per necessità: quando retrocedemmo per la seconda volta, nell’82, Bearzot mi disse che avrei rischiato di perdere la Nazionale, perché gli impegni azzurri si sovrapponevano a quelli in B. La Fiorentina mi offriva di più, io preferii guadagnare meno andando all’Inter. Calhanoglu ha fatto l’opposto, mi pare. Non capisco la scelta, visto che tra le due offerte c’è un milione di differenza. Restare nel club in cui si è affermato sarebbe stato saggio, e poi avrebbe giocato la Champions anche in rossonero…».
Sul capitolo ingaggi e sull’indebolimento della rosa rossonera: «Non necessariamente, il caso Atalanta dimostra che si può fare strada anche senza stipendi folli. Al Milan hanno scelto un modello che sposo in pieno e che dovrebbe essere da esempio. Poi è chiaro, bisogna valutare su chi investire di più a livello di ingaggio. Calhanoglu è un ottimo giocatore, ma chi ti fa fare il salto di qualità sono i Baresi, i Maldini…».
Su Kessie: «Beh, per quanto ha dimostrato in questi anni,specialmente nell’ultima stagione, uno sforzo economico per lui lo farei. Ha carisma, personalità, incide in zona gol ed è un dominatore. Con 2-3 giocatori validi al suo fianco, il Milan in mezzo è a posto per i prossimi sei anni».
Su Tonali: «È un giocatore di prospettiva. Vale la pena investire su di lui anche per non commettere gli errori del passato: penso a Locatelli, Cristante, Pessina, tutti protagonisti oggi in Nazionale. Tonali non è cresciuto nel Milan, ma non va lasciato andare».
Su Tomori: «Mossa corretta riscattarlo, non ci sono molti centrali capaci di difendere come lui. Il club ha speso per il cartellino, ma senza fare pazzie per lo stipendio: questa è una strada».
Su chi al posto di Calhanoglu: «Il ritorno di Brahim Diaz va benissimo, poi vedo bene Ziyech: ha tanta esperienza in Champions».
Su dove il Milan deve investire di più: «Serve un altro centravanti, Giroud e Ibra non possono bastare per una stagione da Milan. Io non sottovaluterei Yaremchuk: a Italia ‘90 Skuhravy impressionò con la Cecoslovacchia e il Genoa lo acquistò, assicurandosi una montagna di gol…».