Le prime due giornate di Serie A hanno portato alla luce un problema importante negli stadi di tutta Italia: la mancanza del personale addetto alla sicurezza. Il numero degli steward è sensibilmente diminuito rispetto alla situazione pre-Covid, mentre i lavori da svolgere sono inevitabilmente aumentati, con l’aggiunta dei controlli del Green Pass e della temperatura corporea.
Un problema così spiegato da Tony Freddoneve, titolare dell’agenzia “Isola dei gabbiani” per la formazione degli steward: «Dopo un anno e mezzo di stop, si sono persi tanti steward: non hanno avuto nessun aiuto, visto che hanno contratti a chiamata, e alcuni hanno trovato altre occupazioni. Un altro punto è il reddito di cittadinanza: molti lo hanno richiesto e non possono fare questo tipo di lavoro. Il compenso, inoltre, è basso e questo non incentiva chi ha un altro impiego a fare l’addetto alla sicurezza».
Compensi ridotti che, con l’assenza di nuovi controllori, hanno portato alla formazione di numerosi assembramenti al di fuori degli impianti sportivi. Il ritorno dei tifosi era inevitabile, per rialzare un settore fortemente colpito dalla pandemia, ma senza un’inversione di rotta sensibile il rischio che molte partite non si possano disputare è alto.