NO AI FONDI – «Alcune squadre hanno cambiato posizione per l’esplodere del caso Superlega. La direzione delle squadre è quella di una trasformazione culturare. La Lega già oggi sta attraversando un processo di trasformazione, da qui possiamo crescere ancora. Perché c’è stato il no dei club ai fondi? Difficile trovare una risposta, in serie A ci sono 20 squadre che hanno obiettivi ed interessi diversi. Le grandi squadre hanno l’obiettivo di ottenere una stabilità finanziare e lo possono ottenere solo con la partecipazione alle coppe europee, le altre hanno altri obiettivi. la Superlega ha creato un problema, ma la consapevolezza che c’è qualcosa da fare, esiste in tutte le squadre».