Dal Pino: «Derby? Peccato non ci sia stato il pubblico al 100%»
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Dal Pino: «Derby? Peccato non ci sia stato il pubblico al 100%»

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Paolo Dal Pino, presidente della Serie A, ha parlato a Gr Parlamento del derby di ieri sera tra Milan ed Inter. Le sue parole

Paolo Dal Pino, presidente della Serie A, ha parlato a Gr Parlamento del derby di ieri sera tra Milan e Inter. Le sue dichiarazioni.

DERBY – «Non è possibile vedere nei cinema al chiuso il 100% del pubblico e negli stadi avere solo il 75%. Il derby tra Milan e Inter di ieri è stato un grande spot, peccato non ci sia stato il 100% di pubblico così come è un peccato che l’Italia, nella sfida decisiva contro la Svizzera, non potrà avere il pieno supporto dell’Olimpico».

CAPIENZA – «Abbiamo meno contagi e siamo più avanti nella vaccinazione di Inghilterra e Spagna, che hanno aperto al 100% da mesi. Il derby di ieri sera avrebbe potuto fatturare 1,5 mln in più. Non abbiamo chiesto ristori, ma solo la rateizzazione dei contributi fiscali della seconda parte del 2021. Poi i tifosi non si devono stupire se le nostre big sono costrette a vendere i giocatori perché mancano risorse per competere».

NUOVO STADIO – «Ho visto il progetto del Bernabeu, bellissimo. Quella è la direzione, è il sogno. Milano ha preso una strada, siamo felici che Inter e Milan possano contare sulla realizzazione del progetto, ma è una sola città. Il problema è che ci metteranno molti più anni di quanto ci mettono i nostri colleghi stranieri. Complimenti a Milano, a Roma si discute da anni e non si è arrivati da nessuna parte».

SUPERLEGA – «Ho una posizione, che è condivisa anche diffusamente, di contrarietà ad ogni competizione che non preveda il merito sportivo. La mia speranza è sempre che le tre squadre, rientrino e si ricompongano tutti i problemi che ci sono stati. Credo sia stato un grido dolore ma deve restare tale, non deve essere una guerra a livello giudiziario, deve essere momento di riflessione in cui tutti le parte capiscano che la sostenibilità del calcio dipenda anche dalle grandi squadre, che devono avere sostenibilità a medio-lungo periodo, quindi si devono prevedere competizioni che consentano di generare risorse che siano redistribuite efficacemente».

FAIR PLAY FINANZIARIO – «Abbiamo più volte sollecitato l’adozione di un FPF che sia davvero tale. Manca regolamentazione adeguata ma anche ci sono meccanismi in cui alcune società hanno infinite risorse finanziarie e riescono ad uscire da quelle che dovrebbero essere le maglie di una regolamentazione severa. Solo l’Uefa può imporre regolamentazione severa sul tetto dei costi, è l’Uefa che deve legiferare in tema di costi connessi agli agenti. Ci è stato assicurato che a breve arriveranno risultati e interventi che sono urgentissimi, perché il sistema è in ginocchio».

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