Cannavaro: «Scudetto? Inter completa ma il Milan...»
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Cannavaro: «Scudetto? Inter completa ma il Milan…»

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Il campione del Mondo 2006 Fabio Cannavaro ha parlato del suo futuro e della lotta scudetto in Serie A: le sue dichiarazioni

Fabio Cannavaro, capitano dell’Italia campione del Mondo nel 2006, in una intervista al Corriere dello Sport ha parlato del suo futuro e della lotta scudetto in Serie A.

FUTURO – «Torno ad allenare. In questi mesi ho ricevuto tante proposte, in particolare dall’Asia, ma ora voglio misurarmi con l’Europa. Sono stato un mese a Londra, mia figlia vive lì, ho conosciuto un sacco di persone e iniziato una collaborazione con Pini Zahavi. Mi sono dato un tempo, sto fermo fino a dicembre, poi comincio a girare per campi d’allenamento. Ho parlato con Tuchel per seguire il Chelsea, con Guardiola per il City, e mi piacerebbe poter vedere Spalletti a Castel Volturno».

RONALDO JUVE – «Con lui partiva sempre da uno a zero. La Juve deve fare i conti con l’usura dei giocatori più importanti e con il ritardo di alcuni giovani che hanno incontrato molte difficoltà. Non mi aspettavo invece il calo del Milan. Non adesso almeno». 

INTER – «È davvero completa, e mi fa piacere per Simone Inzaghi, troppe diffidenze nei suoi confronti, non è mai stato considerato un allenatore da grande squadra e invece ha tutto per riuscire: sa come prendere i giocatori, li fa stare bene. Rispetto allo scorso anno sono più liberi di esprimersi e in campo si nota. Io, come Simone, non mi considero un inventore, ho dei princìpi di gioco, i miei concetti, la mia fase d’attacco e la mia fase difensiva. Sono molto esigente, non un semplice gestore. L’esperienza in Cina è stata molto formativa: ho fatto il manager a trecentosessanta gradi. In Cina le cose sono precipitate nell’ultimo anno e purtroppo la crisi mi è costata qualche rinuncia pesante». 

FIORENTINA – «Per due anni ho dovuto dire di no alla Fiorentina che ha giocatori di qualità e una proprietà solida e ambiziosa. Quando ho ricevuto le proposte, i dirigenti dell’Evergrande non mi hanno lasciato partire. Italiano è comunque un’ottima scelta, mi entusiasma. Una volta rientrato in Italia, ho fatto sapere che in Cina non sarei più tornato per ragioni familiari. Fossi rimasto, oggi mi ritroverei in bolla per trenta giorni». 

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