HANNO DETTO
Valdano: «Il Real fa miracoli in Champions. Guardiola il più influente al mondo»
Il dirigente argentino Valdano ha commentato lo spettacolare 4-3 tra Manchester City e Real Madrid
Jorge Valdano, storico ex calciatore e dirigente del Real Madrid, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato del 4-3 in semifinale di Champions League tra i Blancos e il Manchester City.
PARTITA – ««Da ciò che si può spiegare, perché in City-Madrid c’è una parte inesplicabile che possiamo riempire di letteratura ma che non ci offre alcun appiglio chiaro. Entrambe le squadre, per le assenze che avevano, hanno offerto all’avversario vantaggi difensivi. Il Madrid senza Casemiro perde un centrocampista di contenimento che lavora molto bene coi due centrali, e la sua assenza si è notata tanto. E il City senza i due laterali si è indebolito significativamente e ha dovuto adattarsi a giocare con un centrocampista di 37 anni in marcatura su un giocatore giovane e veloce come Vinicius. Questo spiega perché è finita 4-3: gli attacchi sono stati migliori delle difese. La seconda spiegazione che possiamo dare è legata all’infinita qualità dei giocatori».
MIRACOLI – «Il resto ha a che vedere con questo effetto quasi magico che accompagna il Madrid in Champions. Qualcosa che ha una base storica che finisce per farci credere che i miracoli sono un’abitudine. Ma il miracolo è legato alla fiducia, alla fede, e soprattutto alla qualità dei giocatori. La prova grafica che questa squadra non si spaventa mai è il cucchiaio di Benzema per il 4-3».
RITORNO – ««La prima cosa da dire, e mi appello alla tradizione lasciando da parte l’aspetto magico, è che il Bernabeu gioca. La seconda è che il City non smetterà di essere il City anche in questo stadio che mette alla prova il sistema nervoso dei protagonisti. Quest’anno abbiamo visto giocatori straordinari sparire per l’effetto Bernabeu. La partita sarà uguale, probabilmente solo un po’ più ordinata, meno folle, perché dovrebbero rientrare Casemiro, Walker e Cancelo e i tre danno grande equilibrio».
GUARDIOLA – «Semplicemente, è l’allenatore più influente dell’ultimo decennio nel calcio mondiale. Ci sono stati periodi con influenze tecniche che hanno peggiorato questo sport come spettacolo, quella di Guardiola invece è un’influenza che gioca a favore di un calcio più aperto ed estetico. E, non dimentichiamo, vincente. Curiosamente siamo molto più attenti a ciò che perde Guardiola rispetto a ciò che vince: ha abituato tanto al trionfo che quando perde sembra che commetta un peccato».