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Milan in cessione: una squadra che cambia

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tifosi Milan

Il Milan non ha tempo per abbattersi. Dopo il derby perso a San Siro nella semifinale di Coppa Italia, i rossoneri devono immediatamente riprendersi e dirigere tutte le energie sul campionato.

La rabbia per la sconfitta e per l’arbitraggio deve essere trasformata in energia che possa permettere al Milan di accendere quel fuoco agonistico necessario per poter affrontare al meglio la volata finale. 

Il diavolo va incontro a un finale di stagione da urlo, dove è chiamata a lottare per cercare di scucire lo scudetto dal petto degli odiati cugini interisti. I pronostici sportivi, visto l’umore, vedono favorita l’Inter, ma il Milan ha voglia di ribaltare tutte le previsioni: il tricolore sarebbe la rivincita più bella. Uno scudetto riuscirebbe anche ad aumentare l’appeal internazionale del Milan. 

I successi rossoneri ottenuti in Europa rendono il Milan il club più affascinante del bel paese: all’estero, il Milan viene infatti visto come uno dei club più importanti al mondo, ma il calo di competitività degli ultimi mesi ha leggermente cambiato questa condizione. Nel calcio moderno la memoria è di breve durata e così il Milan ha bisogno di grandi stagioni per ricandidare il proprio nome tra i più importanti d’Italia e del mondo. 

La bella stagione dello scorso anno e quella fantastica di quest’anno, hanno recuperato questa condizione. Questa combo tra passato e presente gloriosi non ha impiegato molto ad attrarre investitori che vogliono sfruttare il nome e la storia del Milan per investire e renderlo nuovamente grande. 

Il lavoro di Gazidis è stato fondamentale: sistemare i bilanci attraverso una crescita sostenibile e applicata a un periodo medio-lungo, è stata la chiave per attrarre investitori. Chi compra un club non ha voglia di mettere soldi per coprire i debiti passati.

Chi vuole comprare il Milan?

A mettere gli occhi sui colori rossoneri è stato un vero e proprio colosso finanziario: Investcorp, società di investimenti che gestisce oltre 42 miliardi di investimenti in Asset. La trattativa è stata confermata da un tweet proveniente dall’ambasciata del Bahrein nel Regno Unito, che ha confermato l’offerta di 1.1 miliardi. Di fronte a questa offerta, l’attuale proprietà del Milan non ha potuto esimersi dal valutarla e sedersi a tavolo per analizzare tutti i dettagli.

Milan in cambiamento

Il nuovo gruppo inserirà i suoi uomini di fiducia nei vertici dirigenziali. Potrebbe essere la fine di un ciclo vincente che ha riportato il Milan nelle prime posizioni della classifica del campionato italiano. I più a rischio sono il direttore dell’area tecnica Paolo Maldini e Massara, il direttore sportivo. Un po’ meno a rischio, ma non del tutto escludibile da queste dinamiche, il ruolo di Pioli, che dovrebbe continuare a essere l’allenatore del club milanese viste le prestazioni di alto livello della squadra, anche se non si può affermare nulla con certezza quando si insedia una nuova proprietà. 

Visto il nome di Maldini, magari il suo ruolo potrebbe essere semplicemente ridimensionato nonostante il peso specifico dell’ex- difensore all’interno del mondo del calcio. 

Il mercato del Milan dopo la cessione

La sensazione è che il closing per la cessione del Milan potrebbe arrivare molto presto. Alcune fonti, addirittura, dichiarano che la chiusura è questione di settimane. Una volta che il gruppo abbia in mano le redini del club, si investirà sin da subito. 

Vista l’ingente quantità di denaro a disposizione, è lecito per i tifosi rossoneri sognare in grande. Kessiè, seppur non goda delle simpatie del pubblico, è un giocatore tatticamente importante per il Milan: l’ivoriano si è già accordato con il Barcellona e il Milan ha la necessità di sostituirlo. Con l’insediamento della nuova proprietà, si può pensare a un centrocampista di lusso. 

La questione attaccante è un’altra dinamica abbastanza spinosa che deve essere necessariamente gestita. Giroud e Ibrahimovic non hanno l’età per poter reggere i numerosi impegni di una squadra chiamata a giocare in ben tre competizioni; Lazetic, il giovanissimo attaccante serbo arrivato a gennaio, è ancora acerbo per poter sostenere il peso dell’attacco rossonero da titolare. Con i soldi di questa nuova priorità, la Champions League da giocare e un progetto tecnico ambizioso, il diavolo può permettersi di sedurre chiunque e stipulare un patto che possa rendere entrambe le parti grandi insieme.

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