Seedorf: «Avete sempre detto Inter favorita, ma guardate il Milan»
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Seedorf: «Avete sempre detto Inter favorita, ma guardate il Milan. E Pioli…»

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Seedorf: «Avete sempre detto Inter favorita, ma guardate il Milan. E Pioli…». Le parole dell’ex rossonero

Clarence Seedorf, ex centrocampista del Milan, è stato intervistato dal Corriere dello Sport.

ANCELOTTI – «Per otto anni nelle nostre vene è scorso lo stesso sangue e insieme siamo arrivati sul tetto del mondo. La concretezza ha sempre contraddistinto le squadre di Carlo: il suo è un calcio fatto di scelte tattiche semplici ed efficaci, di cuore, testa e grande spazio concesso alle individualità. Anche il Real nella parte della stagione in cui era meno in forma ha mostrato proprio testa e cuore. E’ stato sempre una squadra “vera”, come il Milan della seconda Champions vinta. Noi avevamo qualità, ma soprattutto eravamo un gruppo unito, con stimoli e un tecnico eccezionale».

ITALIANE IN CHAMPIONS – «Chi ha più rimpianti? Molti direbbero la Juventus, che è stata eliminata dal Villarreal, o il Milan, che non ha superato la fase a gironi. Io invece la penso in maniera diversa: negli ultimi sette anni la Juventus ha fatto il massimo raggiungendo due volte la finale, mentre il Milan partendo dalla quarta urna ha lottato fino all’ultima giornata. Senza dei correttivi al sistema calcio, i risultati delle italiane in Champions saranno sempre più o meno questi. Di conseguenza, per il Paese vuol dire meno visibilità a livello mondiale e anche meno turismo. È possibile che Manchester diventi più importante di Milano?».

SERIE A – «Me l’aspettavo e a inizio stagione avevo detto che sarebbe stato un torneo più competitivo rispetto al passato, con più squadre in corsa per titolo. Credevo che Juventus e Napoli sarebbero restate “attaccate” alle milanesi ancora di più, ma non hanno fatto il massimo. Anche la Roma e la Lazio potevano avere più punti».

SCUDETTO – «Fin dall’inizio l’Inter è sempre stata indicata come la favorita perché ha la rosa più competitiva ed è campione d’Italia. Ora però il Milan è alla pari dei nerazzurri, in una posizione ottima per vincere lo scudetto dopo tanti anni. Questo duello è positivo per lo spettacolo: in Spagna, Germania e Francia è tutto deciso da settimane, mentre in Italia ci divertiamo ancora».

MILAN – «E’ una squadra con uno spirito molto bello. Si vede da come celebrano i gol, dall’impegno che mettono tutti quando un compagno perde una palla importante. Noto uno spirito positivo, frutto del lavoro di un allenatore molto costante nel suo modo di essere. Pioli infonde serenità alla squadra e i risultati si vedono».

MALDINI – «Ha molti meriti perché Paolo con la sua presenza garantisce appoggio all’allenatore oltre a trasferire al gruppo la sua mentalità vincente, il dna milanista. Conosco Maldini e so che nei momenti di difficoltà trova sempre quell’equilibrio necessario per aiutare lo spogliatoio, per spingere il gruppo a essere competitivo. Grazie a lui il Milan ha fatto un bel salto di qualità rispetto agli ultimi anni».

IBRAHIMOVIC – «Costacurta e Maldini hanno giocato fino a 41 anni… L’età è un numero e Ibra si mantiene in forma perché fa la vita giusta, sta attento ai particolari. Giocatori in età avanzata possono essere più decisivi di certi ventenni».

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