HANNO DETTO
Catalano (Il Bello Del Calcio): «Ecco i migliori talenti delle giovanili del Milan» – ESCLUSIVA MN24
Alessio Catalano, esperto di calcio giovanile in Italia, ci parla di quelli che sono i migliori talenti del Milan. La nostra intervista
A 19 anni è tra i maggiori esperti di calcio giovanile in Italia, con un progetto che conta oltre 100mila followers sui social. Alessio Catalano, fondatore de “Il Bello Del Calcio“, parla in esclusiva ai nostri microfoni di quelli che sono i migliori talenti del settore giovanile del Milan. Le sue dichiarazioni.
Come nasce la tua passione per il calcio giovanile?
«Eravamo appena stati eliminati dalla Svezia nei play-off per i Mondiali 2018. Sentivo che non si parlava abbastanza dei giovani italiani, sentivo che c’era questa mancanza. Avevo circa 15 anni e da allora ho iniziato a seguire ogni week-end partite di calcio giovanile. Da un paio di anni ho anche la mia pagina Il Bello Del Calcio, ormai mi porta via tanto tempo nel gestirla al meglio. In questi anni ho conosciuto tanti ragazzi che ora sono nelle prime squadre, potrei fare tanti esempi, ed ora nello staff della pagina tra grafici, giornalisti ed osservatori siamo circa 13 persone. Siamo molto smart, non abbiamo un sito web ma il nostro è un approccio prettamente social, che ci porta tanti vantaggi.»
A livello di Milan, com’è andata questa stagione? Quali sono le squadre che ti hanno colpito di più?
«Ho seguito le categorie dall’U15 alla Primavera. Per la Primavera mi aspettavo una stagione diversa, erano stati fatti investimenti importanti e salvarsi all’ultima giornata non era ciò che si prevedeva. Per quanto riguarda le U15, U16 ed U17 hanno fatto molto bene, tutte e tre sono arrivate prime nel girone e si stanno contendendo il titolo. In questa stagione si è iniziato ad intravedere il buon lavoro del responsabile del settore giovanile Angelo Carbone. Sono stati bravi ad aspettare i ragazzi valorizzando ciò che avevano in casa.»
Quali sono i talenti da tenere d’occhio in queste squadre?
«Per quanto riguarda l’Under 15 c’è il sotto età Camarda, chiunque ne ha sentito parlare per via dei suoi numeri che hanno fatto scalpore. Mi piace Emanuele Sala, che gioca play davanti alla difesa ma che può fare anche la mezzala. Infine ha fatto molto bene Colombo, terzino destro.»
«Nell’Under 16 mi piace il difensore centrale Tezzele insieme al compagno di reparto Parmigiani. Di grandissima prospettiva il terzino destro Adam Bakoune, dotato di un fisico imponente e che si sa muovere bene in fase offensiva. Ma il vero talento a livello nazionale e di cui ancora non si parla è Gioele Perina. Gioca sia trequartista che attaccante e segna in qualsiasi modo: un giocatore completo.»
«Per l’Under 17 sono cambiate un po’ le gerarchie. Negli ultimi due anni c’è stata una grande crescita di Torriani e Bartesaghi, rispettivamente portiere e terzino sinistro. A centrocampo c’è Kevin Zeroli, centrocampista dinamico che abbina forza fisica e qualità palla al piede. In prospettiva futura darà fastidio in ottica Nazionale, sono certo che arriverà ad alti livelli. Mi piace molto anche Gianluca Rossi, portato in rossonero da Christian Zaccardo. È uno che corre 14km a partita, può giocare da mezzala, trequartista ed esterno. Uno con la sua voglia è impossibile che non arrivi a fare il calciatore. Lì davanti poi sono tutti molto bravi: Jordan Longhi può giocare sia da solo che da seconda punta, Federico Mangiameli è un attaccante già strutturato fisicamente e Vincenzo Perrucci come qualità ha pochi eguali nella categoria. Inoltre c’è da parlare di Maikol Cifuentes. Negli ultimi due anni si è un po’ perso, di lui si diceva un gran bene. È un esterno originario dell’Ecuador e della Colombia, molto forte nell’1 vs 1. Ha avuto diversi problemi fisici ed ogni tanto pecca di concentrazione ma se torna ai suoi livelli il Milan ha tra le mani il 2005 più forte che c’è in Italia.»
C’è stata molta curiosità nel vedere Ignazio Abate nella sua prima esperienza da allenatore. Come se la sta cavando con l’Under 16?
«Abate è uno dei pochi mister che vuol far giocare a calcio i suoi ragazzi, questa cosa credo sia molto apprezzata in società. La sua squadra è arrivata prima nel girone con il miglior reparto offensivo, tra i soli attaccanti hanno circa 60/70 gol. Credo che Ignazio sia già pronto per fare il salto.»