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Milan Live – Mihajlovic in conferenza: “Locatelli titolare se..”
Sinisa Mihajlovic è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Juventus per presentare la gara in programma alle ore 20.45 a San Siro.
MILAN LIVE, LE PAROLE DI SINISA – Ecco le dichiarazioni del tecnico rossonero:
Sulla gara di domani:
“Incontriamo la Juventus nel nostro momento più difficile. E’ una partita che vale per la classifica, per il morale, per il prestigio, per ripagare un minimo i nostri tifosi e per cercare di vivere questo finale di stagione in modo differente. Io rispetto molto la Juventus per la rabbia e la voglia di vincere che mettono sempre in campo. Sono un esempio per tutti. E’ una partita molto difficile dove noi dobbiamo fare il nostro, nel senso che dobbiamo ricominciare a giocare in quei mesi dove le cose andavano bene. Questo ritiro ci è servito per confrontarci e per correggere gli errori fatti nelle ultime partite e spero che domani al di là del risultato la squadra non sbagli atteggiamento e faccia una grande prestazione”.
Sulle difficoltà:
“Sicuramente non è molto divertente dal mio punto di vista, perchè non abbiamo trovato continuità. In questo anno al Milan ne ho vissuti come 5 da un’altra parte, ma non per le pressioni o le critiche, perchè per cercare le soluzioni giuste penso che abbiamo provato di tutto. Ad un certo punto pensavo che avremmo svoltato e invece poi improvvisamente ci siamo persi e non me lo aspettavo. Mancano ancora 7 partite più la finale e abbiamo il dovere di arrivare almeno sesti e cercare di vincere la Coppa Italia. Cercherò di caricarli, mi aspetto una reazione domani. Il risultato può essere casuale, la prestazione no. Dobbiamo cambiare marcia e avere continuità. Il problema è di testa e nello spirito, non nelle gambe”.
Sul futuro:
“Come tutti gli allenatori del mondo sono giudicato per i risultati. Se facciamo schifo nelle prossime partite è giusto che venga esonerato, anche prima della finale. Fino a che sono qui darò il massimo, non mi fascio la testa prima di rompermela. Ho la coscienza pulita e cerco di trasmettere ciò che ho dentro di me”.
Su Niang:
“Per il lavoro che svolgeva in campo abbiamo perso un po’ e faceva qualcosa che non fanno gli altri attaccanti, anche perchè nessuno degli altri è al massimo per un motivo o per l’altro. Non credo dipenda solo dall’assenza di Niang questo momento. I moduli e i giocatori vengono in secondo piano se manca l’atteggiamento”.
Ancora sulla partita di domani:
“Dai miei giocatori mi aspetto una grande prestazione, poi vedremo come sarà il risultato”.
Se si sente capo espiatorio:
“Quando le cose non vanno bene è giusto che parli l’allenatore e si assuma le proprie responsabilità. E’ una cosa normale, l’ho sempre fatto ed è il mio modo di essere. Non mi sento capro espiatorio, se non c’è lo spirito giusto io sono il primo colpevole e devo trasmettere determinate cose. Se non riesco a farlo ho fallito”.
Su Balotelli:
“Potrebbe essere una grande occasione per lui come per tutti gli altri. Balotelli sa che deve sfruttare queste 7-8 partite indipentemente da quanti minuti giochi. Vale per lui come per tutti”.
Sull’atteggiamento in campo dei giocatori:
“Magari stanno bene con me e gli permetto di fare certe cose e quindi mi vorrebbero ancora come allenatore (sorride, ndr). Quando uno va in campo penso che cercano di dare sempre il massimo e fare bene il proprio lavoro. Qualche volta ci si riesce e a volte no. E’ difficile correggere certe cose anche pur avendo buona volontà. Certe cose o ce le hai o non ce le hai”.
Sulla conferma di Balotelli:
“Dovete chiedere alla società. Galliani ha detto che per adesso non si merita la riconferma e per adesso credo sia anche normale. Se avrà la possibilità di giocare deve sfruttarla al massimo. Dipende da Balotelli e dalla società se arriverà la riconferma, poi l’allenatore viene per ultimo e può dare ok”.
Su Locatelli:
“Se non gioca Montolivo gioca Locatelli”.
Sulle differenze tra Donnarumma e Locatelli:
“Dipende dall’allenatore, non ho mai avuto problemi a rischiare così come nella vita. Se vedo un giocatore che mi dà garanzie e prospettiva mi piace metterlo in campo. Per farlo esordire in una gara così importante bisogna conoscere anche il ragazzo. Ci può stare Locatelli, magari non è pronto al massimo ma è di grande prospettiva. Speriamo giochi Riccardo, se no giocherà Locatelli e non ci sarà nessun problema”.
Se firmerebbe per un pareggio domani e la vittoria della Coppa Italia:
“Non voglio fare questi giochi, io voglio sempre vincere prima di una partita”.
Se invidia qualcosa a livello societario alla Juventus:
“Non sono dentro la società. Sicuramente la Juventus è un esempio per tutti, anche perchè hanno lo stadio di proprietà e questo li aiuta molto. Sarebbe bello che tutte le squadre in Italia lo abbiano stile Inghilterra, ma qua c’è un problema di burocrazia che è molto più lenta”.
Sui conti che si fanno alla fine e sulla programmazione della società:
“Se ci si arriva alla fine (ride, ndr). Le società programmano le cose anche prima che finisca il campionato, poi ogni società ha le proprie difficoltà. Non è che puoi programmare il futuro con un allenatore che magari l’anno prossimo non ci sarà. Sono argomenti di competenza della società. Per fare le cose come si deve ci vorrebbe programmazione, perchè magari poi i giocatori hanno già presi impegni. Io con il dottor Galliani parlo sempre di calcio e di mercato, ma anche di molte altre. Non è il caso del Milan, ma io sono stato in società dove si faceva mercato da marzo in poi o società in cui si iniziava a fare mercato da giugno. Abbiamo le idee chiare con Galliani, bisognerà vedere cosa succede”.
Se si riconfermerebbe al momento:
“Io non posso autoconfermarmi ma non darò nemmeno le dimissioni. Non l’ho mai fatto e mai lo farò, questo è sicuro. Per una persona avere la coscienza pulita e avere la consapevolezza di aver provato e dato tutto è la cosa fondamentale, ma poi magari questo non è bastato come magari è stato da altre parti. Si poteva fare di più, perchè io cerco sempre di non accontentarmi. Però queste cose non dipendono da me. Non mi sento di riconfermarmi ma neanche di mandarmi via perchè non dipende da me”.
Infine su Honda:
“Vediamo come stanno i piedi e la spada, se è appuntita può giocare. Se si è portato una spada non appuntita è meglio che la tiene addosso e non la fa vedere (ride, ndr)”.