HANNO DETTO
Pozzato su Messias: «Al Genoa può fare la differenza, è una stella. Al Milan…»
Tommaso Pozzato, presidente di Balon Mundial, ha detto la sua su Junior Messias ed il suo passaggio dal Milan al Genoa
Intervistato da Sportitalia, Tommazo Pozzato, presidente di Balon Mundial, si è espresso così in merito a Junior Messias. Ecco il suo pensiero sul brasiliano, che si è messo in mostra proprio nel torneo organizzato da lui prima del grande salto verso il calcio professionistico e poi la Serie A. Il calciatore ha salutato il Milan in questa sessione di calciomercato per passare al Genoa.
COME HO CONOSCIUTO MESSIAS – «Sono il presidente di Balon Mundial, una associazione di Torino che organizza tornei di calcio per le comunità di migranti.
Junior (Messias, ndr) fece il suo esordio a questo torneo nel 2011. Giocò ovviamente con i brasiliani, ma già alla prima partita contro il Camerun tirò fuori dei numeri incredibili: dribblò quattro giocatori e segnò con un tiro da fuori che si stampò sotto l’incrocio.
Rimanemmo tutti stupiti meno di un anno capimmo che avevamo un giocatore di un altro livello. Il tutto nonostante Junior non era venuto in Italia per fare il calciatore: suo fratello era già Torino, fu lui a dirgli di venire in Italia per cercare lavoro.
Tuttavia, per un po’ di tempo Junior non poteva legarsi a squadre iscritte alla FIGC in quanto non aveva ancora i documenti in regola. Gli era difficile anche fare solo un provino. E quindi rimase da noi al Balon Mundial, realtà a cui comunque hanno preso parte anche altri calciatori importanti come Mbaye Diagne ed Emmanuel Gyasi. Quest’ultimo una volta sfidò proprio Messias in un Ghana-Brasile. Per tanti atleti siamo stati una vetrina e una rampa di lancio importante».
LA SVOLTA? – «Noi conoscevamo e conosciamo tuttora, in quanto ci seguiva sempre essendo un grande appassionato di calcio, un imprenditore peruviano la cui azienda è qui a Torino. Anche lui rimase stupito dalle qualità di Junior, che nel frattempo stava pensando di lasciare il calcio giocato. Gli disse quindi: “Torna intanto in Brasile, e io ti faccio avere la lettera di invito per assumerti nella mia azienda. Così sistemiamo tutta la parte burocratica”.
Rimase a giocare ancora un po’ con noi, e una volta venne a vederlo Ezio Rossi, che rimase colpito da Junior e lo portò con sé al Casale, in quell’anno impegnato in Eccellenza. È Rossi il suo vero scopritore. Il resto poi è storia nota».
SULL’APPRODO AL MILAN E LE SUE STAGIONI IN ROSSONERO – «Una grandissima gioia per tutta la grande comunità di Balon Mundial. Io poi sono anche tifoso milanista, quindi puoi immaginare. Quel suo gol all’Atletico fu troppo emozionante. Ha sempre dato tutto sé stesso. Ha avuto un momento di difficoltà in quella partita in cui gli annullarono quel gol regolare contro lo Spezia: mentalmente poteva essere la sua affermazione totale. Ma non si è mai demoralizzato e ha reso bene. Non era facile per lui perché quando arrivi dagli amatori hai sempre addosso un minimo di pregiudizio».
ADESSO IL GENOA – «È una bellissima piazza e Junior può fare la differenza. È in grado di dare quella vivacità e quella imprevedibilità in zona offensiva. Sarebbe la stella e il numero 10 del Genoa».
SE POTEVA ANDARE AL TORINO? – «Questo non lo so perché con lui non parlo mai di mercato. Di certo è un peccato perché se fosse tornato qui a Torino, avremmo immediatamente aperto un Fan club dedicato a lui, oltre ad andare sempre a vederlo allo stadio».