HANNO DETTO
Pauluzzi (L’Equipe): «Giroud si sta guadagnando il rinnovo sul campo. Ecco cosa può succedere per Maignan e Theo Hernandez» – ESCLUSIVA
Valentin Pauluzzi, giornalista de L’Equipe, ha parlato in esclusiva a Milannews24 di diversi temi: dal rinnovo di Giroud a Maignan e Theo Hernandez, passando per la sfida al Rennes
Olivier Giroud sta vivendo una delle sue migliori stagioni in carriera e la migliore al Milan, resta da definire però il suo futuro in rossonero. Di questo, di Theo Hernandez e Maignan e del percorso del club in Europa League a partire dal match di stasera contro il Rennes, ha parlato in esclusiva a Milannews24, Valentin Pauluzzi, giornalista de L’Equipe:
Quest’anno è la miglior stagione di Giroud al Milan: oltre i gol, assist e record personali, te lo aspettavi?
«Nessuno se lo aspettava, parliamo di un giocatore che nella sua carriera ha sempre stupito anche prima di arrivare al Milan e anche in Nazionale. Tante volte è stato dato per finito e invece è sempre risorto perché è un giocatore di calcio, proprio nel senso stretto della parola, ed è un grandissimo professionista, e invecchiando ha acquisito una scienza del calcio che oggi gli permette di avere questi numeri nonostante l’età»
Quanto il Milan ha bisogno di Giroud? Alla fine si arriverà al rinnovo, o c’è la possibilità che la MLS lo tenti?
«Penso che il Milan abbia bisogno ancora di Giroud, l’anno prossimo inizia un calcio nuovo, c’è la nuova Champions con ritmi ancora più intensi. Si sta guadagnando il rinnovo sul campo, chiaro che poi avrà 38 anni quindi dovrà gestirsi un po’ di più, chissà sa se la coppia in attacco con Jovic rimarrà la stessa. È un giocatore che ama mettersi alla prova, non ha scelto un campionato esotico fino ad ora e chissà se lo tenti veramente, lui cercherebbe un’esperienza di vita piuttosto che i soldi in Medio Oriente»
Giroud è il solo del Milan insieme a Loftus Cheek ad aver vinto l’Europa League (2018-19). Quell’anno realizzò anche 11 gol nel torneo. La sua esperienza può essere un fattore per il Milan?
«Si è un ragionamento che mi facevo, in realtà questo gruppo sta acquisendo esperienza europea, anche se in pochi hanno vinto. Non è come tre o quattro anni fa, non parliamo di pivelli, ma aver alzato un trofeo fa la differenza e indica la strada per gli altri. Rimane comunque un fattore astratto, è inutile spingere troppo su questo tasto»
Che percorso può fare il Milan in Europa a partire dalla sfida di stasera?
«Può fare un buon percorso, già la partita di oggi è insidiosa, un conto è il sorteggio a dicembre, un conto è lo stato di forma a febbraio, infatti il Rennes si è rimesso in carreggiata. Poi a livello di avversari, la platea è prestigiosa. Ci sono Liverpool e Leverkusen che stanno vincendo i loro campionati, vuol dire che sono squadre di grandissimo livello in questo momento, mettiamoci anche il Benfica, sarà dura. Ma anche anche se il sorteggio non dovesse mettere poi le migliori davanti prima o poi potrebbero capitare, sarà durissima»
Il Milan può ancora credere allo Scudetto?
«No lo scudetto è in mano all’Inter, ma il Milan non credo possa avere rimpianti, questa è la terza stagione che fa 52 punti dopo 24 giornate, il suo lo sta facendo, ovviamente qualche passo falso ma l’Inter sta facendo un campionato quasi perfetto. Bisogna guardarsi più dal fatto che si stia riprendendo dopo aver rischiato di non andare in Champions se non fosse stato per la penalizzazione della Juve. Si sta riconfermando con più tranquillità con un buon margine sulle rivali. Il campionato del Milan è più che buono»
Giroud non è l’ unico francese del Milan a trattare il rinnovo, come vedi la situazione di Theo e Maignan? Resteranno al Milan?
«Theo ha rinnovato un anno e mezzo fa, non me lo aspettavo, vanno fatti i complimenti, c’era l’interesse di squadre con più possibilità economiche e di vittoria di un trofeo come la Champions ma lui ha scelto di legarsi al Milan e diventarne uno dei pilastri. Una scelta di carriera, penso che sia prematuro parlare di un suo rinnovo. Per quanto riguarda Maignan non mi sbilancio, il portiere è un ruolo diverso, un cambio squadra è meno traumatizzante, è tutto da vedere. Sarà uno dei temi caldi dei prossimi mesi».