HANNO DETTO
Pedullà non perdona Pioli: «C’è un’aggravante, Monza sia da monito per il futuro»
Pedullà non perdona Pioli: «C’è un’aggravante, Monza sia da monito per il futuro». Le sue parole su Sportitalia.com
Nel corso del suo editoriale per Sportitalia.com, Alfredo Pedullà ha parlato del Milan, reduce dalla sconfitta in campionato a Monza.
PEDULLÀ – «Stefano Pioli ha risposto con i fatti, nelle ultime settimane, alle critiche precedenti. E alle sentenze social, onde altissime, che lo vogliono lontano dal Milan malgrado uno scudetto vinto non certo una vita fa e malgrado un contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Il Milan ha questa caratteristica: quando utilizza gli undici titolari, è una squadra forte e imprevedibile. Andiamo oltre: quando schiera i titolari degli ultimi trenta metri, prende qualche gol in più ma comunque riesce quasi sempre a portare a casa la pagnotta. Il turnover dovrebbe essere sconosciuto, a maggior ragione in determinate circostanze. Prendiamo Monza, storia dell’ultimo tonfo dopo una striscia di risultati positivi: Pioli ha deciso di escludere contemporaneamente Pulisic, Giroud e Leao, i risultati sono stati inquietanti, il primo tempo stile “moviola” ha trasmesso inquietudine e anche risentimento. Il Milan aveva battuto per 3-0 il Rennes, ipotecando gli ottavi di finale di Europa League, sarebbe stato lecito aspettare un turnover in Francia giovedì prossimo. Oppure, se dobbiamo proprio spaccare il capello, sarebbe stato meglio partire con i titolari e fare rotazioni nel secondo tempo magari dopo aver blindato il risultato. La spiegazione di Pioli con il senno del poi: Leao doveva giocare e ha avuto un problema al polpaccio; Pulisic avrebbe riposato a prescindere perché stanco; su Giroud nessuna spiegazione. Però, c’è un’obiezione grande quanto un palazzo: sarebbe stato giusto lasciare in panchina Leao per non rischiare di perderlo; Pulisic è entrato fresco come un grillo; Giroud sarebbe meglio averlo nei primi 45 minuti piuttosto che nei secondi. Si può perdere una partita, ma le modalità devono essere un monito per il futuro: al capitolo “turnover e dintorni” Pioli era recidivo, trattasi di un’aggravante.»