HANNO DETTO
Ibrahimovic al Financial Times: «Vogliamo un nuovo stadio ed esserne proprietari. Inciderò anche da dirigente»
Zlatan Ibrahimovic al Financial Times: tutte le dichiarazioni del dirigente rossonero sul nuovo stadio e non solo
Ibrahimovic ha parlato al Financial Times: di seguito le dichiarazioni del dirigente del Milan.
PAROLE – «Lavorare con Cardinale mi farà crescere. Anche da dirigente voglio sempre incidere. Non ho paura delle sfide e voglio fare la differenza».
SULLO STADIO – «Serve qualcosa di nuovo. Ad esempio, con il nuovo stadio Gerry darà a tifosi quello di cui hanno bisogno. A San Siro mancherò più io di quanto San Siro mancherà a me. In quello stadio ho grandi ricordi, è uno stadio storico e tanta storia è stata fatta lì, ma tutto ha un nuovo inizio. Col nuovo stadio c’è la possibilità di fare qualcosa di incredibile, di pazzesco. Vogliamo un nuovo stadio ed essere noi i proprietari del nuovo stadio».
RUOLO DEGLI AGENTI – «Ci saranno sempre. Ho avuto il migliore Mino Raiola, dipende da quanto potere e influenza gli viene data. Bisogna capire chi è tuo amico e chi no».
SULLA SAUDI LEAGUE – «Quando arrivano certe offerte è difficile rifiutare, ma il calcio è per tutti. Non penso che influirà sul calcio europeo. Va bene per tutti perché porta nuovi soldi nel mondo del calcio».
RELAZIONE CON LO STAFF – «Non ho molto da dire, è facile… No, sto scherzando! Io sono un ex giocatore, ero con questi ragazzi fino a qualche mese fa. C’è un enorme rispetto tra noi. La situazione è cambiata con il ruolo che ho oggi. Bisogna prendere decisioni non facili, non essere amico, per il bene del team, del club e per il futuro. Devo aiutare in un modo diverso. Sono fiducioso per il futuro. Il Milan è una squadra giovane, bella, si può vincere. La squadra sta migliorando e sta crescendo il management intorno. Ci sono differenti mentalità, differenti opinioni».