HANNO DETTO
Nuovo Stadio Milan, Fontana contrario: «Mi sembra un’esagerazione, serve questo»
Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, ha parlato a Orario Continuato, su Telelombardia, sul tema nuovo stadio Milan
Le parole di Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, a Orario Continuato, su Telelombardia, sul nuovo stadio del Milan:
LE PAROLE – «Una domanda che si fanno tutti, una problematica e una preoccupazione di tutti. Dove è prevista la possibile collocazione dei due nuovi stadi di Milan e Inter non è Milano, ma fuori Milano in zone che sono anche molto periferiche, in altri comuni. Innanzitutto credo ci sia un problema, che è quello di voler fare due stadi: addirittura due stadi per due squadre temo possa essere una esagerazione e che non possa rappresentare quella utilità che invece è nei progetti delle società. Partiamo dal presupposto che due squadre come Milan e Inter hanno bisogno di uno stadio moderno, che dia loro la possibilità di utilizzarlo per tutto l’anno, per altre manifestazioni e altre prestazioni e che possa essere un mezzo per aumentare il proprio budget, migliorare il proprio bilancio. Adesso la situazione è molto chiara: il Milan ha dichiarato di voler continuare nel suo progetto di San Donato, l’Inter anche, ma con meno determinazione. Ora si è presentata questa nuova ipotesi: WeBuild, una delle più note società di costruzioni, tra le più importanti d’Italia, ha detto alle società di poter gestire il cantiere e riuscire a ristrutturare San Siro senza impedire alle due squadre di giocarci: questa, è sicuramente una notizia molto bella. Io so, per esempio, che il Milan vorrà dare delle condizioni per stabilire come dovrà essere fatto lo stadio. Credo si siano incontrati e sono convinto che da queste discussioni verrà fuori un progetto, poi le squadre valuteranno se questo è compatibile con le loro esigenze»
SAN SIRO – «Io personalmente spero vivamente si trovi un accordo, una soluzione, per continuare a San Siro. La Regione è a disposizione per quello che chiedono le squadre, ma io posso solo agevolare le procedure amministrative solo dopo che la loro decisione di dove andare. Per me anche l’ipotesi del nuovo San Siro, di fianco a quello attuale, poteva essere presa in considerazione. Poi, sull’abbattimento dell’impianto, questo è un altro argomento: per me San Siro è un’icona, ma del vero San Siro non è rimasto praticamente niente perché con i lavori fatti nel ‘90 è già stata alterato rispetto alla sua originaria realtà»