Jeanningros (L'Équipe): «Sorpresa Giroud. David...» ESCLUSIVA
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Jeremy Jeanningros (L’Équipe): «Sorpreso dalla scelta di Giroud. David da Milan. Maignan? Preoccupa questa cosa, su Theo Hernandez…» – ESCLUSIVA

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Il giornalista de L’Équipe Jeremy Jeanningros è intervenuto in esclusiva a Milannews24: tutte le dichiarazioni sui giocatori francesi che vestono rossonero

Un Milan che parla molto francese ma che perderà, molto probabilmente nella prossima sessione di calciomercato, il suo attaccante Olivier Giroud. Il trasferimento del numero 9 ai Los Angeles FC, il futuro di Theo Hernandez, la crescita di Adli e Kalulu, una grande preoccupazione per gli infortuni di Maignan: tutti questi temi sono stati trattati dal giornalista de L’Équipe Jeremy Jeanningros in esclusiva a Milannews24.

Partiamo dalla notizia della settimana: Giroud è vicino a vestire, dalla prossima stagione, la maglia dei Los Angeles FC. In Francia, vi aspettavate questa decisione da parte dell’attaccante rossonero?
«Secondo le fonti dell’Équipe, Vincent Duluc e Loïc Tanzi, Giroud è prossimo al trasferimento al Los Angeles FC la prossima estate. L’attaccante francese è alla fine del contratto col Milan e vuole ritrovare Hugo Lloris con il quale non ha mai giocato in un club ma sono grandi amici. Si vedevano regolarmente a Londra quando Lloris giocava nel Tottenham e Giroud nell’Arsenal e poi nel Chelsea e le loro famiglie si conoscono bene. Il suo trasferimento è comunque una sorpresa per diversi motivi: era seguito da altri club in Europa. Inoltre, a 37 anni Giroud continua a giocare e a segnare ancora ad alti livelli, come questa settimana con la Francia con la quale ha segnato il 57esimo gol, siglando un ulteriore record. Forse la sua età non è un freno anche perché le carriere calcistiche ormai continuano a durare sempre di più».

Olivier Giroud continua a essere decisivo sia col Milan che con la Francia dove i tifosi preferiscono il rossonero ad altre opzioni come il nerazzurro Thuram. Sarà lui l’attaccante titolare all’Europeo?
«Giroud, contro il Cile, ha dimostrato che appena chiamato in campo è quasi sempre decisivo. Anche più dei suoi compagni di reparto come Thuram o Kolo Muani, anche se il secondo ha disputato la sua prima buona partita dopo molto tempo. Thuram è partito titolare contro la Germania ma tutta la squadra non l’ha aiutato durante la partita. Ha toccato pochi palloni e per questo merita di avere una seconda possibilità. Ma per il momento, Giroud è l’opzione numero 1 per essere in prima linea nell’attacco della Francia, se Thuram non dovesse mostrarsi di più. Con Mbappé a sinistra e Dembélé/Coman a destra».

Con la partenza di Giroud, il Milan dovrà cercare nella prossima sessione di calciomercato almeno due attaccanti. Uno di questi potrebbe essere David: quale potrebbe essere il futuro del giocatore del Lille? Lascerà la Francia quest’estate?
«Jonathan David ha dimostrato di poter segnare tra i 15 e i 20 gol a stagione in Ligue 1. Ma dipende molto dal fatto che deve avere una squadra forte intorno a lui, e questo è il caso del Lille nelle ultime stagioni, soprattutto con Galtier e ora Fonseca. Ha un profilo offensivo completo (velocità, rapidità, gioco di sponda e di profondità) ma per me ha un difetto: a volte ha tante opportunità di segnare ma le spreca. Adesso deve trovare un club più grande del Lille. L’estate scorsa il Lille aveva chiesto 40 milioni ed è troppo per Jonathan David: probabilmente vale intorno ai 25-30 milioni. Può giocare nel Milan? Penso di sì, ma attenzione perché al Lille il suo adattamento aveva richiesto molto tempo. È introverso, ha bisogno di tempo. Ma se è ben supportato secondo me ha buone opportunità. La sua partenza dipenderà sia dalla cifra che verrà offerta al Lille che è molto avido ma anche dalla possibile qualificazione del Lille in Champions League».

Sono tantissimi i giocatori francesi nel Milan. In Francia qual è il parere su due giocatori che stanno crescendo molto in rossonero come Kalulu e Adli
«Kalulu è un giocatore con un buon potenziale e in questa fase della carriera ha bisogno di fare una stagione intera da titolare, cosa che ancora non è avvenuta. Vista la concorrenza in questo momento è molto lontano dalla nazionale francese. Adli è stato visto fin da giovanissimo come un giocatore dotato di un forte potenziale da PSG. Al Bordeaux ha mostrato un grande carattere di leadership. Il club è retrocesso poi in Ligue 2, ma lui fu uno dei pochi a parlare con i media e ad assumersi le responsabilità nonostante fosse uno dei più giovani. Ha un carattere forte che lo aiuterà ai massimi livelli. Ma i suoi margini di miglioramento sono difficili da individuare, non sappiamo fino a che punto possa realmente arrivare».

E poi c’è Theo Hernandez… Decisivo anche con la Francia e oggetto di calciomercato. Quali sono le notizie riguardo il suo possibile futuro? Rinnovo o possibile cessione?
«Théo Hernandez è uno dei migliori terzini sinistri al mondo e non abbiamo ancora visto tutto il suo potenziale. Se progredirà in difesa sarà senza dubbio il più completo. Nella Francia, Deschamps preferisce il fratello Lucas che dà più garanzie difensive (Théo lo ha sostituito al Mondiale 2022 dopo l’infortunio contro l’Australia). Ha un valore di mercato enorme, di circa 60 milioni come riportato da Transfermarkt, e non vedo un club in grado di ingaggiarlo a 2 anni dalla fine del contratto. Credo che possa restare ancora almeno una stagione al Milan. Nell’estate del 2025 dovrebbe essere molto richiesto e potrebbe voler cercare un club in grado di vincere la Champions League. Ha le capacità per raggiungere quei livelli».

In Francia conoscete molto bene il passato e il presente dei portieri rossoneri: chi vince il paragone tra il portiere del PSG, Donnarumma, e Maignan? Cosa pensate della stagione in rossonero di Mike?
«Donnarumma sta cercando di convincere tutti al PSG. Ma è molto difficile per lui, perché la gente ha ancora in mente i suoi errori in fase di impostazione, il suo gioco con i piedi a volte esitante e soprattutto l’errore sul gol di Benzema nel 2022. Nonostante ciò, dal suo arrivo ha sempre fatto parate eccezionali. Nei big match è sempre presente anche quando non è chiamato a grandi interventi. È diventato uno dei preferiti del Parco dei Principi. Ha creato un forte legame con i tifosi del principale gruppo ultras parigino che spesso cantano il suo nome prima delle partite. Maignan ha messo tutti d’accordo nella Francia quando ha conquistato il posto da titolare dopo il Mondiale, perché ha realizzato due prime partite eccezionali con un rigore parato. In questa stagione il suo livello è sceso un po’, ma niente di preoccupante. Ciò che preoccupa un po’ è il ripetersi dei suoi infortuni. Se la Francia perde Maignan, le sue sostituzioni sono meno decisive perché i suoi sostituti sono Samba e Areola».

Si ringrazia Jeremy Jeanningros per la disponibilità e la gentilezza mostrata in questa intervista.

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