HANNO DETTO
Bergonzi boccia l’arbitro di Milan Lecce: «Krstovic non era da rosso, poi commette un grave errore sul gol di Leao»
L’ex arbitro Mauro Bergonzi analizza gli episodi arbitrali di Milan Lecce e si esprime duramente sulla gestione di Massimi
Intervenuto dagli studi Rai nel corso della Domenica Sportiva, l’ex arbitro Mauro Bergonzi si esprime duramente sulla conduzione arbitrale di Massimi in Milan Lecce. Ecco la sua analisi sugli episodi arbitrali, a partire dall’espulsione data a Krstovic.
IL ROSSO A KRSTOVIC – «Gamba alta di Krstovic che colpisce la spalla sinistra di Chukwueze. Il direttore di gara arriva e mostra immediatamente il cartellino rosso, i giocatori son un po’ stupiti. A mio avviso questa è un’imprudenza ed andava ammonito, non vedo gli estremi per un cartellino rosso. Il giocatore del Lecce guarda esclusivamente il pallone, poi per forza c’è lo scontro. Bastava un cartellino giallo, non è mai un grave fallo di gioco. Non c’è neanche una velocità nell’intervento. Secondo me questo è un errore del direttore di gara».
LA GINOCCHIATA DI THEO AD ALMQVIST – «Andiamo a vedere da dove nasce il gol di Leao. Non c’è mai rigore tra Almqvist e Theo Hernandez, poi il giocatore del Milan, che colpisce involontariamente quello del Lecce, quasi si ferma. Il direttore di gara non fa nulla, fa proseguire il gioco, passano circa 20 secondi e poi Leao insaccherà. In questi 20 secondi assistenti, quarto uomo, Var, direttore di gara… nessuno fa nulla per fermare il gioco. Il ginocchio destro di Theo va a colpire la testa del giocatore del Lecce: quando viene colpita la testa si deve immediatamente bloccare e fermare il gioco. In 20 secondi nessuno si è accorto di questo, con un giocatore a terra?!».
IL GIUDIZIO SU MASSIMI – «Per arbitrare in Serie A non bisogna essere solamente bravi e capaci, ci vuole anche buonsenso e intelligenza. Il direttore di gara Massimi non arbitrava in Serie A dall’8 dicembre, 4 mesi, dopo un disastroso Frosinone Torino. Questo è un grave errore. La sua la prestazione arbitrale peggiore di tutto il weekend».