HANNO DETTO
Ferguson Milan, l’obiettivo di mercato: «Bologna squadra pazza, Calafiori il migliore difensore del campionato. Thiago Motta? Nel calcio ci sono tanti cambiamenti…»
Ferguson Milan, l’obiettivo di mercato si racconta: le parole del giocatore su Thiago Motta, Calafiori e sul futuro
Momentaneamente fermo ai box per un infortunio, Lewis Ferguson è l’anima del Bologna che ha conquistato un posto in Champions. Il calciatore accostato al calciomercato Milan si è raccontato al Corriere dello Sport: ecco alcuni estratti della sua intervista.
L’AIUTO DELLA FAMIGLIA – «Mio papà ha avuto brutti infortuni, anche al ginocchio. Quindi conosceva la sensazione di essere infortunato, ferito. Come ho detto: è il calcio. È la cosa peggiore per uno che fa questo mestiere. Lui mi ha aiutato molto».
LA MUSICA DELLA CHAMPIONS – «Abbiamo iniziato a suonare la musica della Champions League prima della partita contro il Napoli. Io ero già infortunato, arrivato dalla riabilitazione, e quando ho varcato il cancello del centro di allenamento ho sentito la musica. Mi sono messo a ridere tra me e me. Ho pensato: “Che squadra pazza”. Ma la verità è che è stata sicura di sé, lo siamo stati tutti. E sapevamo di avere una squadra forte e di poter raggiungere l’obiettivo. La città è felice».
CALAFIORI – «Cala è stato il miglior difensore del campionato. Spero faccia bene agli Europei. Anche Orsolini, segnerà pure dei gol. Se fossi Spalletti li porterei in Germania».
L’ADDIO DI MOTTA – «Abbiamo raggiunto un risultato incredibile, come squadra. Ma ogni giocatore è diverso, ogni persona è diversa. E tutti hanno sogni e aspirazioni di fare altre cose. Per me non è un problema. Se un giocatore volesse andarsene e andare in un’altra squadra per me non sarebbe un problema. Questa è la vita. Sai, non possiamo stare insieme per sempre. Nel calcio ci sono così tanti cambiamenti. È uno sport così unico, così particolare. Cambiano i dirigenti, cambiano i giocatori, cambia lo staff. Quindi è normale. E se c’è qualcuno che deve andarsene per me è ok».
L’IMPORTANZA DI THIAGO – «Per me è stato davvero importante, probabilmente è il migliore allenatore che ho avuto: l’uomo perfetto per rendere questa squadra migliore. È stato incredibile. La sua tattica e il modo in cui gioca a calcio, lo stile di gioco. Ma la sua mentalità è la cosa migliore. Prima dell’infortunio, ricordo che stavamo andando molto bene. Avevamo vinto una partita con quattro gol. Il lunedì mattina Motta arriva e dice: bravi, ma solo per quarantacinque minuti. What? Il secondo tempo, ci dice, non andava bene. Non è mai stato soddisfatto, ha sempre voluto di più. Questo è Motta».
SAPUTO – «Il presidente è molto vicino a tutti noi. Pranzo ogni giorno, dialogo con i giocatori. È bello questo feeling, il club sta andando in una buona direzione».