HANNO DETTO
Conferenza stampa Ibrahimovic: «Crediamo nei giovani, Camarda farà concorrenza al nuovo 9»
Conferenza stampa Ibrahimovic LIVE: lo svedese, insieme a Bonera, presenta da Milanello il progetto del Milan Futuro
Zlatan Ibrahimovic accompagna Daniele Bonera nella conferenza stampa odierna a Milanello per la presentazione del Milan Futuro, seconda squadra rossonera di cui l’ex difensore sarà il tecnico. Segui con noi la diretta LIVE dalle 10:30.
PROGETTO – «Un’iniziativa che cogliamo per permettere ai talenti di entrare in prima squadra, c’era troppo distanza di eta con la Primavera, così avranno più tempo di crescere, la serie C è di un altro livello. Giocheranno contro gli adulti, servirà equilibrio ma noi siamo preparati. Vogliamo dimostrare che crediamo nei nostri talenti e nel dargli opportunità di entrare in prima squadra. Il giovane è importante. La filosofia sarà la stessa della prima squadra. Vogliamo farli crescere anche con allenamenti indivuduali, la Primavera per chi non lo saprà, la spostiamo ad allenarsi al Vismara, per alimentare il sogno di entrare in prima squadra, perchè quando sei in Primavera non sei ancora pronto per entrare in prima squadra. In Serie C non ci saranno solo giovani ma anche giocatori più esperti per creare equilibrio. Fonseca non ha paura di dare possibilità ai talenti e ai giovani.»
KIROVSKI – «Arriva dall’America, siano orgogliosi di averlo con noi. Ha giocato in diverse squadre da professionista, arriva dagli USA. Ha lavorato con i LA Galaxy, per noi è un profilo di alto livello »
BONERA – «Ha grande esperienza come calciatore, è stato nello staff di Pioli, ha lavorato individualmente con i giovani, per noi è la scelta giusta per la comunicazione con la prima squdra, Non ha ego, deve essere aperto: quando a Fonseca serve qualcosa lui deve essere disponibile e aperto ad una situazione dinamica. Prima Squadra e Futuro saranno una squadra unica per noi. Siamo contenti e fiduciosi. La scelta di un allenatore in questa situazione non è facile: gli allenatori nell’Academy pensano troppo ai risultati. Magari scelgono giocatori più pronti rispetto a giocatori che hanno più potenzialità: per loro è importante fare carriera. Per noi invece è importante avere allenatori che pensano alla crescita dei giocatori: il merito di un allenatore è quando i giovani arrivano in Prima Squadra.»
PARTITE – «Le partite si giocheranno a Solbiate Arno, le prime grare le giocheremo però in trasferta»
SCELTA NOME – «C’era qualche scelta, importante mandare un messaggio globale, chi cresce nel Milan, sarà il futuro del Milan. Mi piace»
RESPONSABILITA’ – «Per il calcio italiano è solo postivo, serve migliorare il nostro talento. Un lavoro di crescita quotidiano, guardate l’Italia all’Europeo c’è ancora differenza con gli Europei. Bisogna crescere e non fermarsi, il club hanno la responsabilità di alimentare il talento. Si inizia dalle basi, tutti i club in Italia hanno grande responsabilità per migliorare il talento: come lavori, che strategia hai e dove vuoi arrivare. Gli allenatori nelle academy pensano a vincere, il Club pensa ai talenti: il club deve dettare la linea»
CAMARDA – «Sarà molto importante, l’inizio non sarà facile, farà fatica ma siamo qui per proteggerlo, gli va dato tempo per crescere, con le potenzialità che ha dobbiamo prepararlo passo dopo passo per arrivare in prima squadra. Crediamo molto nel suo talento»
RIVOLUZIONE GIOVANI – «Io credo tanto nel talento. Non era possibilie che il Milan non avesse un accademia. Non significa che la prima squadra avrà solo giovani talenti. Se possiamo ceare talento abbiamo fatto una cosa per noi ma anche per il calcio italiano. Siamo carichi e ci credo. Poi dipende anche dai giocatori, è nostra responsabilità dentro e fuori dal campo farli diventare professinisti e uomini. Conta la persona anche più del calciatore»
CARDINALE – «Con Cardinale parlo tutti i giorni. il Milan lo prende come una cosa molto personale. Ascolta tanto. È molto aperto alle idee che portiamo. Lui vuole i risultati, è ovvio. Vuole che il club cresca e che portiamo risultati. Il Milan Futuro è una di queste idee per portare una cosa nuova nel club. Non sarà facile, ma è tutto sotto controllo. Siamo tutti con Bonera, tutti insieme per mandare avanti la barca avanti. Non dipende mai da una sola persona, dipende da tutta la società. Cardinale è positivo, molto positivo per come lavoriamo. Ma alla fine contano solo i risultati: qui i risultati devono essere di portare più talenti possibili in Prima Squadra»
OSSATURA SQUADRA – «Simic, Zeroli, Jimenez sono parte del Milan Futuro, ma l’idea e che quando entrano in prima squadra per restarci. Jimenez è più verso la prima squadra gli altri sono al limite tra prima squadra e Milan Futuro. Quando entri in prima squadra devi dare risultato. Il profilo è molto importante, quando parlo di profilo basta vedere chi ha fatto la storia del Milan»
RITIRO – «Ora lunedì inizia il raduno ma mancheranno tanti giocatori per l’Europeo o per chi andrà alle Olimpiadi, ci sarà un po’ una macedonia. Dopo l’America avremo ranghi più definiti. Ma è tutto sotto controllo ed organizzato»
OBIETTIVO – «Dare tempo al talento di crescere, prepararlo per la Prima Squadra in questa competizione di adulti. In Serie C c’è un gioco molto diverso, il ragazzo ha ancora il fisico da ragazzo. Quando vai a duello con un adulto non ce la fai. Se fai un duello tra Camarda e Brahim Diaz, quando c’era Diaz, lo vince Brahim perché è un adulto. Per tutte le altre squadre contro di noi sarà una finale, per noi è un percorso per crescere. Posso immaginare i primi sei mesi con tanta tanta fatica, mentre nei sei mesi successivi vedo il talento crescere. Con tutto il rispetto, i nostri sono giocatori che cresceranno, chi invece è in Serie C segue una linea»
CONCORRENZA – «Quelli si Milan Futuro saranno sempre a contatto con quelli della prima squadra, saranno sempre vicini. Poi se Camarda è pronto per la prima squadra per Fonseca allora verrà inserito in prima squadra. Chi è nel Milan Futuro deve avere la mentalità di fare concorrenza in prima squadra».
KIROVSKI – «Serviva uno con le stesse idee, stesse ambizioni. Sarà il link di unione tra noi e la squadra. Lo conosco personalmente, se non avessi creduto in lui non sarebbe stato qui. Vogliamo dei profili alti in ogni settore del club. Si occuperà del mercato»
YOUTH LEAGUE – «Chi non gioca in Futuro giocherà in Primavera. La Youth League è una grande cosa, ma se mi chiedi se è meglio il trofeo della Youth League o portare cinque giocatori in Prima Squadra scelgo la seconda. La Youth League poi è come una piccola Champions, è una grande esperienza. La affronteremo per la maggior parte con i giovani della Primavera»
NUMERO 9 – «Se Camarda fosse stato pronto sarebbe stato lui il nostro numero 9. Deve crescere e noi dobbiamo proteggerlo. Per il numero 9 della prima squadra ne parleremo da lunedì. In Serie C i difensori sono più cattivi, e faranno di tutto per fare vedere che non è adatto, l’importante è fare passo dopo passo e non un passo avanti e tre indietro. Crediamo in Camarda. Non è facile essere professinista a 16 anni per tutte le cose sta andando veloce, è ancora bambino»
JIMENEZ – «Il vice di Theo sarà Jimenez. Se non giocherà in prima squadra giocherà nel Milan Futuro, è questo il vantaggio. Un anno non fa non avrebbe avuto minuti in campo, ora può giocare e avere minuti e questo è molto importante. Prendere il posto di Theo non mi sembra facile, ma allo stesso tempo ti dobbiamo dare modo di crescita. Senza Milan Futuro in allenamento non cresci. Per giocare devi essere più forte di Theo, è molto difficile. Col Milan Futuro puoi dargli minuti. Poi non è Serie A, ma crescerà. Quindi sì, sarà il vice di Theo»
YAMAL – «Avrebbe giocato se avesse avuto un club che gli dava spazio. Mi ricordo quando Sinisa aveva messo Donnarumma. L’importante è anche l’indicazione del club, o ci credi o non ci credi. In Italia si vogliono giocatori pronti, se non porti risultati l’allenatore cambia. Al Barcellona hanno un’altra tradizione, ma giocano anche in un sistema, dall’academy alla prima squadra, dove si gioca sempre allo stesso modo. Mi ricordo che non si vedevano differenze, solo il nome dietro la maglia. In Italia quando porti un allenatore porti il suo modo di lavorare e la sua filosofia. Ora mettiamo base e metodologia, come vogliamo come lavorino, che tipologia di crescita devono avere fino in Prima Squadra: poi lì ci sarà l’allenatore con la sua metodologia. Se mi dici che devo buttare dentro subito Camarda allora poi è difficile pretendere di vincere subito: intorno a Camarda devono esserci 10 fenomeni che lo proteggono, ma se la squadra non è così forte avrà più responsabilità e non sarebbe protetto come in Spagna. Così è più facile spingere il talento. Ma io spero che arrivino talenti che avranno possibilità di giocare. Talento è sempre futuro, per questo abbiamo scelto il nome Milan Futuro»