HANNO DETTO
Conferenza stampa Ibrahimovic: «Ecco cosa ho detto a Morata per convincerlo a venire al Milan. Per Fonseca è importante dare la sua impronta»
Zlatan Ibrahimovic, senior advisor di RedBird, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida amichevole tra Milan e Manchester City. Di seguito le sue parole
Zlatan Ibrahimovic ha risposto alle domande dei media in conferenza stampa dalla Pingry School, nel New Jersey, alla vigilia dell’amichevole tra Milan e Manchester City. Ecco le parole del senior advisor di RedBird:
IL RIENTRO DI PULISIC E L’ARRIVO DI MORATA – «Quando ti confronti con giocatori di questo calibro devi aiutarli a entrare nella loro comfort zone, per farli rendere al meglio. Christian è felice dentro e fuori dal campo, si vede. Se sei felice e senti fiducia attorno a te è più semplice rendere nel migliore dei modi, dare il 200% ogni giorno. A Morata ho detto che il Milan è il posto perfetto per lui, è il giocatore che cercavamo e attorno a lui avrà dei compagni che sapranno esaltarlo per le sue qualità. Vogliamo renderlo felice e se ci riusciremo sappiamo che renderà alla grande. Non vediamo l’ora di vederlo in gruppo».
LA DIFFERENZA TRA SERIE A E ALTRI CAMPIONATI – « Il campionato italiano è diverso dagli altri. La passione, rispetto a campionati come Bundesliga o Premier League, dei tifosi è semplicemente diversa e maggiore. Per le persone il calcio è una cosa molto importante, si nasce tifosi di una squadra e si ha un rapporto speciale con questa. Per i nostri tifosi il Milan è tutto».
PREPARARSI CON AMICHEVOLI PRESTIGIOSE – «Giocare partite importanti in preseason è sicuramente diverso. Le squadre arrivano con dei carichi di lavoro fatti di due allenamenti al giorno, una preparazione che deve servirti per il resto della stagione. È una sfida importante, motivante, e per i tifosi è speciale perché possono vedere grandi squadre che magari si affronteranno in Champions League. Ma siamo all’inizio del lavoro, queste partite ti restituiscono qualcosa al di là del risultato. Per l’allenatore, poi, è importante dare la sua impronta, la sua filosofia di gioco, in un tempo ridotto».
IL RUOLO DI IBRA – «Oggi ho un ruolo diverso, ma cerco sempre di essere me stesso. Ho tanto da imparare ma anche da dare, lavoro con gente fantastica e parliamo la stessa lingua, crediamo nelle stesse cose. Siamo un team di lavoro giovane, guardo con fiducia al futuro. Voglio e vogliamo fare bene, in un club come il Milan gli obiettivi sono ambiziosi e gli stimoli sono importanti».