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Inchiesta Ultras Milan, scende in campo l’Antimafia: pronto il comitato, cosa succede adesso
Inchiesta Ultras Milan, l’Antimafia è pronta a scendere in campo: pronto un comitato, ecco le prossime mosse della vicenda
Come riferito da Calcio e Finanza, sono passate quattro settimane da quando il 30 settembre la Procura di Milano ha azzerato i vertici delle tifoserie organizzate di Inter e Milan con l’apertura dell’inchiesta “Doppia Curva”. Quel giorno l’indagine sulle infiltrazioni criminali nel mondo degli ultras condotta dal gip Santoro e dai pm Storari e Ombra aveva portato all’arresto di 19 persone, fra cui i leader delle due tifoserie, Marco Ferdico e Andrea Beretta per l’Inter e Luca Lucci per il Milan. Col passare dei giorni si sono svolti i primi interrogatori, tra gli ultras che si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere e i tesserati di Inter e Milan (Inzaghi, Calhanoglu e Calabria), che sono stati convocati come testimoni informati dei fatti. La Procura – scrive Tuttosport – sta continuando a svolgere indagini e interrogatori e non è da escludere che più avanti il gip Santoro voglia parlare anche con i presidenti Marotta e Scaroni. I massimi dirigenti di Inter e Milan nelle prossime settimane verranno poi ascoltati anche dal Comitato speciale che verrà creato dalla Commissione Parlamentare Antimafia per occuparsi della questione ultras. Gli atti della Procura di Milano sono arrivati a Roma il 14 ottobre; mercoledì 23 la Commissione ha votato per il via libera al Comitato ed entro martedì ogni gruppo parlamentare darà un nome da inserire nel Comitato che sarà composto da 7-8 unità.
Infine, quando l’inchiesta della Procura di Milano sarà arrivata a un punto più definito, verranno inviate tutte le carte alla FIGC col procuratore federale Giuseppe Chinè che interrogherà nuovamente tutti i protagonisti “calcistici” che potrebbero rischiare multe ed eventuali squalifiche per una o più giornate se per la giustizia sportiva il loro rapporto con gli ultras sarà considerato una violazione del Codice di Giustizia Sportiva. Intanto sul fronte milanese, il Tribunale del Riesame ha confermato le ordinanze di custodia cautelare in carcere per gli ultras milanisti Christian Rosiello (noto come bodyguard di Fedez) e Riccardo Bonissi. Mentre Andrea Beretta, in cella anche per l’omicidio di Antonio Bellocco, ha nuovamente rifiutato di rispondere alle domande del pm Storari.