Conferenza stampa Fonseca: le parole del tecnico
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Conferenza stampa Fonseca: «Se non vinciamo domani la serata di Madrid sarà inutile. Leao e Camarda titolari, un orgoglio essere qui»

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Conferenza stampa Fonseca: il tecnico del Milan presenta da Milanello la sfida di domani contro il Cagliari di Nicola in trasferta

Giornata di vigilia in casa Milan, che domani affronterà il Cagliari a San Siro nella sfida valevole per la nona giornata della Serie A 2024/25. Milannews24 segue LIVE la conferenza stampa di Paulo Fonseca dalle 14.30.

CAGLIARI – «Penso che è importante rimanere con le cose buone che abbiamo fatto con questo spirito e con questo coraggio ma dobbiamo capire che a Cagliari sarà una partita totalmente diversa, dobbiamo essere un’altra squadra. Ho cominciato a pensarci già dal giorno dopo Madrid. Gara importante e dobbiamo fare di tutto per vincerla».

FIDUCIA DOPO IL REAL – «La squadra aveva la consapevolezza di quello che potevamo essere e di quanto siamo cresciuti in questo periodo. Chiaro che una vittoria come quella contro il Real porta una fiducia diversa. Tutte le partite sono importanti, il Cagliari è importante come il Real. Dobbiamo tornare alla nostra competizione che è molto importante».

POSIZIONE MUSAH – «La posizione di Musah è stata una strategia per questa partita, non lo so se possiamo farlo in altre partite. Magari lo faremo con altri giocatori ma è stato principalmente per il Real e per le loro caratteristiche e per la forma di come volevamo difendere. Magari ricapiterà in altre partite».

INFORTUNIO MORATA – «Quella di Morata è stata una situazione strana, ha avuto uno scontro con Pavlovic durante un’esercitazione. Sta bene ma non può giocare domani».

LEAO – «Domani giocherà dal primo minuto, ha fatto una buona partita. Io penso che Rafa può fare meglio in alcune situazioni ma ha fatto una buona partita. Dobbiamo tutti capire che domani sarà una partita diversa con marcatura individuale senza tutto lo spazio che ha avuto a Madrid ma mi aspetto lo stesso livello. Rafa ha avuto diverse situazioni in uno contro uno negli ultimi 30 metri, penso che l’ultima scelta la possa migliorare. Dobbiamo continuare a lavorare su di lui per fargli capire queste questioni che sono importanti per lui e per la squadra».

ANCORA SUL CAGLIARI – «La gara di domani è importante per tutto, penso che non possiamo sbagliare e perdere punti. Arriviamo dopo una buona partita, penso che non ha senso la vittoria contro il Real se non vinciamo col Cagliari. Sarà una gara totalmente diversa ma è importantissimo vincere domani».

RAPPORTO CON LEAO – «Il rapporto con Leao è buono ed è stato sempre buono. Io non posso dire tutto ma noi allenatori cerchiamo di avere una strategia con Rafa, magari non è stata la migliore. Ora l’ho cambiata e si è visto qualche effetto. Ma non ho mai avuto problemi, lui ha accettato le decisioni e ha avuto una reazione che è quello che io voglio. Spero che continui così, se questa è la soluzione magari lo metto più spesso in panchina (ride, ndr)».

PARTITE MIGLIORI QUANDO IL MILAN PARTE SFAVORITO – «Magari possono esserci diverse spiegazioni. Questo tipo di partite sono una grande motivazione per i giocatori, le affrontano più motivati che le altre partite. Ecco perchè sono più preoccupato per domani. Poi sono partite totalmente diverse, quello che succede quando si gioca contro il Real la cosa peggiore è non avere coraggio perchè c’è di spazio. Alcune hanno paura di giocare invece bisogna far capire che c’è spazio per giocare e controllare la partita. E questo porta fiducia. Per questo ho detto che è più difficile giocare col Monza o col Cagliari. Domani sono sicuro che non avremo lo stesso spazio per giocare e la squadra quando sta in questo contesto è una squadra che ha coraggio e controlla le partite giocando insieme. Per questo abbiamo fatto così bene».

TIFOSI FELICI – «Per me non è cambiato nulla, è normale che i tifosi ora mi vedano meglio. Devo seguire la mia strada sia che vinco sia che perdo. Devo essere sempre equilibrato. Non guardo niente sia se vinco sia che perdo. Continuare sempre sulla strada in cui credo».

CHAMPIONS HABITAT NATURALE – «Onestamente non ho pensato se il nostro habitat sia la Champions. Mi piace il concetto ma la squadra deve capire che la priorità è la Serie A. Dobbiamo avere lo stesso coraggio e lo stesso atteggiamento anche in Serie A che è la nostra priorità. Dobbiamo giocare allo stesso modo anche con le piccole».

DICHIARAZIONI DE LA FUENTE SU MORATA – «Non so come ha detto queste cose, c’è un protocollo. Dopo una contusione alla testa il giocatore deve fermarsi 10 giocatori. Ho l’indicazione che il giocatore per 10 giorni deve fermarsi. È il protocollo, non è un’opzione, non so come possa dire questo».

SISTEMA DI GIOCO COME A MADRID – «Non sono sicuro… Se mi puoi dare un consiglio per vincere. Noi giochiamo con tre centrocampisti, come puoi dire di no? Fofana, Reijnders, Pulisic. Abbiamo giocato con 4 adesso con Musah. Abbiamo sempre giocato con tre centrocampisti»

GARA COL MONZA – «Sono sicuro che non siamo stati d’accordo sulla partita di Monza. Ma penso che la squadra ha giocato con l’atteggiamento giusto contro il Monza. Ha giocato con difficoltà ma la squadra ha giocato con la cattiveria e la testa giusta per quella partita. Mi aspetto che domani possa essere lo stesso. Possiamo dire che lo Stoccarda che ha giocato contro l’Atalanta non ha avuto l’atteggiamento giusto? Ha avuto invece difficoltà nel giocare contro una squadra che difende uomo a uomo. Come allenatore so che è molto difficile affrontare squadre che difendono così, è difficile»

ROTAZIONI – «In questo momento è difficile scegliere i giocatori. Ad esempio Chukwu, che sta in un buon momento. Io posso spiegare ai giocatori che è una scelta tattica, non in funzione delle performance. Ora abbiamo più possibilità di cambiare in funzione delle partite. Per esempio abbiamo giocato con Pavlovic e Thiaw perché era una partita fisica. A Madrid, una partita più veloce, ha giocato Tomori. Ho la fortuna di poter scegliere in base alle partite e agli avversari. Penso che i giocatori lo capiscano, sono diretto e spiego quando devo spiegare. È positivo avere questa possibilità e credo che i giocatori capiscano bene le scelte»

SOSTITUTO MORATA – «Posso dirtelo subito perché tanto dopo mezz’ora lo saprete (ride, ndr). Domani giocherà Camarda»

4 MESI AL MILAN – «È un orgoglio, sono molto soddisfatto. È difficile, ma sono molto orgoglioso e molto motivato vedendo il lavoro e la crescita della squadra. È altamente motivante, sono molto motivato e soddisfatto»

CARATTERISTICHE – «Quando abbiamo una partita come quella contro il Real Madrid abbiamo l’intenzione di cercare determinati spazi perché abbiamo gli spazi. Per giocare contro il Real abbiamo un gioco posizionale buono. Per giocare contro il Cagliari abbiamo bisogno di altre cose. Quando c’è una marcatura individuale non c’è spazio per il gioco posizionale, ci sono altre cose importanti, che però non voglio dire (sorride, ndr). È chiaro che il modo della squadra di affrontare la partita deve essere diverso. Contro il Monza, contro il Napoli in qualche momento, abbiamo fatto tante cose buone. Dobbiamo continuare a fare queste cose importanti per affrontare questo tipo di squadre».

JOVIC – «Sta dentro il progetto. Il problema è che non sta bene fisicamente. Ha un problema che continua. Lui si è allenato in questi giorni ma con dolore. Oggi abbiamo provato, ha di nuovo questo dolore forte, lo limita. Non sarà con noi».

MUSAH – «Il successo delle squadre si basa su questo tipo di giocatori. Musah è molto importante. Aveva già fatto una bellissima partita contro il Napoli. Gli ho chiesto un altro ruolo e ha fatto di nuovo molto bene. So che è un tipo di giocatore che è sempre pronto per sacrificarsi e aiutare la squadra. Ha tante qualità che mi piacciono. Per me è stato un giocatore decisivo a Madrid. Non ne ho parlato, perché mi fanno solo domande su Leao (ride, ndr). Io volevo, ma le domande non arrivano».

CAMARDA TITOLARE – «Per me non è sorprendente. Lavora tutti i giorni con noi. Penso che tutti nel club credono tanto in lui, lui lavora bene e capisce bene il ruolo. Per me i giocatori non hanno età, hanno qualità. E lui dimostra tutti i giorni che ha qualità. Morata in questo momento ha un ruolo molto specifico. Morata non è sempre un attaccante, ma tante volte è un giocatore che sblocca le linee di passaggio. Penso che Camarda in questo momento è più pronto di Abraham per fare questo ruolo. E devo dire che Abraham non sta totalmente bene ma sta meglio. Io ho fiducia totale in Camarda. Si è allenato molto bene. Ha l’età che ha, ma ha una maturità molto grande. Ha coraggio, lavora tanto per la squadra difensivamente. Ieri abbiamo avuto questo problema di Morata. Non ho avuto un solo dubbio su chi avrebbe dovuto giocare domani».

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