Zanetti a DAZN: «Il Milan ha perso un po' di tempo»
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Zanetti a DAZN: «Il Milan ha perso un po’ di tempo in varie situazioni, ci aspettavamo più recupero»

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Zanetti a DAZN: «Il Milan ha perso un po’ di tempo in varie situazioni, ci aspettavamo più recupero». L’intervista dell’allenatore del Verona

Zanetti, allenatore del Verona, ha concesso un’intervista a DAZN al termine della partita contro il Milan persa per 0-1.


L’ANALISI – «Due prestazioni ottime per quello che siamo noi. Abbiamo affrontato una squadra importante, ma abbiamo ribattuto colpo su colpo, ha dimostrato carattere, corsa. Ha anche costruito buone cose. Ci è mancata un pizzico di qualità che ha avuto il Milan nell’unica sbavavura vera che abbiamo avuto noi. La partita da parte nostra è stata importante, la strada è tracciata».


NERVOSISMO E POLEMICHE A FINE PARTITA – «Ognuno tira l’acqua al suo mulino. Ovviamente il Milan ci sono state situazioni varie in cui ha perso un po’ di tempo. Ci può stare, noi probabilmente ci aspettavamo più recupero. Al di là di questo non ha senso fare polemica con l’arbitro. Voglio fare i complimenti ai ragazzi per la prestazione fatta oggi».


QUOTA SALVEZZA – «La quota dipende anche dagli altri. Dobbiamo fare il nostro percorso, siamo tutte lì, c’è da lottare fino alla fine. Cercheremo di fare più punti possibili continuando su questa strada che ci darà sicuramente un futuro se siamo questi. Siamo stati molto tempo alla ricerca di questa identità. Adesso l’abbiamo trovata e non dobbiamo mollarla. Suslov? E’ un giocatore importante, a mio avviso quando gioca dentro il campo rispetto all’esterno è un altro giocatore. Ha gamba, tiro, gli manca il gol ma è più pericoloso rispetto a quando giocava largo perché per caratteristiche preferisce giocare in quella posizione».


COME COMUNICA CON IL GRUPPO CHE PARLA TANTE LINGUE DIVERSE – «Lavoro non semplice, a livello comunicativo ci vuole tempo. Io con l’inglese un po’ me la cavo, ma con qualcuno neanche basta. Poi è importante il linguaggio del campo, stare insieme, giocare insieme tante partite, allenarsi, questo è il segreto. Abbiamo fatto fatica in passato sia per gli automatismi che non arrivano che perché avevamo problemi comunicativi ben chiari. Adesso vedo la squadra diverso, vedo una squadra in campo che lotta, lavora insieme e questo secondo me è l’aspetto più importante».

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