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ESCLUSIVA – JACOBELLI: “Cessione obbligata, ora serve un organico da Milan”
Il noto giornalista e opinionista sportivo Xavier Jacobelli ha parlato in esclusiva alla nostra redazione della situazione in casa Milan e del mercato del club rossonero. Ecco le sue parole rilasciate ai microfoni di MilanNews24.com:
La cessione del Milan sembra ormai cosa fatta. Cosa ne pensa lei della decisione di Berlusconi e di un Milan cinese? Era inevitabile?
“Io credo che sia una mossa obbligata. Non ci sono alternative, anzi l’unica è quella che Berlusconi ricapitalizzasse di tasca propria, dato che Fininvest è stata molto chiara dichiarando di non voler più accollarsi gli oneri del club. Negli ultimi tre anni hanno sborsato circa 300 milioni di euro, senza dimenticare gli ultimi due passivi di bilancio. Dal punto di vista del bilancio il bivio è molto chiaro: o Berlusconi cede o deve mettere i soldi di tasca propria. Dal punto di vista affettivo si chiude un’era durata trent’anni ma era inevitabile. La stessa soluzione è stata adottata dall’Inter, il calcio va in questa direzione”.
Cosa ne pensa invece del duopolio Galliani-Gangikoff? Saranno gli ultimi mesi di Galliani al Milan? E quale sarà il futuro di Barbara Berlusconi?
“Direi che sia normale che chiunque acquisti una società, soprattutto a queste cifre, abbia voglia di inserire i propri uomini nell’organigramma societario, cambierà sicuramente il management. Quando Galliani alla presentazione di Montella ha dichiarato che resterà operativo fino al closing ha detto il vero, poi però vedremo cosa accadrà. Io prevedo un radicale rinnovamento nello staff dirigenziale del Milan, come è normale che sia. Poi ci sarà da valutare la posizione di Barbara Berlusconi, la sua diarchia con Galliani è stata assolutamente negativa in questi anni. Non si è mai capito bene chi comandasse, anche se a dir la verità lavoravano su due piani separati, la confusione ai vertici della società è stata deleteria”.
Nella giornata di ieri è stato presentato a casa Milan il nuovo allenatore rossonero: Vincenzo Montella. E’ la scelta giusta? E’ lui l’uomo da cui ripartire?
“Sicuramente è un allenatore molto preparato e competente, mi piace molto il tipo di gioco che ha dato alle sue squadre, in particolare quello della Fiorentina, con cui ha conquistato per tre anni consecutivi il quarto posto. E’ un tecnico che si avvicina molto alle idee e convinzioni di Berlusconi, ma sarà fondamentale capire l’organico che avrà a disposizione. Il Milan negli ultimi anni ha bruciato nell’ordine Allegri, Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic e Brocchi. Serve un organico da Milan, quello che è mancato nelle ultime stagioni”.
Cosa devono aspettarsi i tifosi del Milan nella prossima stagione? Ci saranno i soldi dei cinesi da investire? Si aspetta grandi colpi?
“Innanzitutto quello di Lapadula è un grande colpo. E’ stata un’operazione da 20 milioni di euro, tra cartellino e ingaggio, condivisa sia da Montella, sia dalla cordata cinese. Piaceva a Juventus, Napoli, Lazio e Sassuolo, è un calciatore che ha segnato 30 gol lo scorso anno tra campionato e play-off senza calciare rigori. Mi aspetto però altri rinforzi adeguati e mirati, mi aspetto un Milan competitivo. Non bisogna però fare dichiarazioni roboanti, parlare di scudetto o cose simili, volerei molto basso. La fortuna del Milan è quella di avere un’ottima base italiana, bisogna ringraziare a vita Mihajlovic per aver lanciato Donnarumma. Ritornerà un ottimo De Sciglio dagli europei e ha bloccato un grande talento come Locatelli, finalmente si è capito che il settore giovanile è fondamentale. L’ultimo campione uscito dal settore giovanile è stato Demetrio Albertini, sono passati quasi 30 anni. In Champions però non si torna solo con i giovani, servono anche giocatori pronti e da Milan, secondo me da cinque anni manca un nuovo Pirlo, un uomo di qualità in mezzo al campo. Montella infatti ha chiesto Borja Valero per la prossima stagione”.
Il nome caldo per il mercato del Milan è quello di Marko Pjaca, è il profilo giusto su cui i rossoneri devono puntare?
“La cifra è esorbitante e non bisogna rischiare di bruciare il giocatore. Pjaca è uno dei migliori talenti sfornato dal calcio croato, ma va messo alla prova con il campionato italiano. La Dinamo Zagabria sta cercando di far alzare il prezzo il più possibile, 25 milioni sono davvero tanti per un ragazzo di 21 anni con ancora tutto da dimostrare. Al Milan servono giocatori di qualità, ma ancora prima di un profilo alla Pjaca serve un regista in mezzo al campo, capace di accendere la luce del gioco”.
Sembra ad un passo invece la cessione di Carlos Bacca, è la scelta giusta quella di cedere il capocannoniere della scorsa stagione?
“Io non riesco a capire, se non per una questione di bilancio, perché il sacrificato debba essere Bacca. Dopo una stagione fantastica non capisco il motivo, io uno come lui non lo cederei mai. Evidentemente l’offerta del West Ham è irrinunciabile dal punto di vista economico”.
Ad un grande esperto di calciomercato chiediamo: secondo lei quale sarà il colpo a sorpresa del mercato del Milan? Se la sente di fare un nome?
“Nomi a sorpresa non me la sento di farli, io penso però che il Milan farà di tutto per prendere Borja Valero, ma sarà difficilissimo. Lo spagnolo è il faro del gioco della Fiorentina e Corvino ha dichiarato che non cede i suoi pezzi pregiati. Non mi stupirei se il Milan cercasse quindi un giocatore simile a lui, perché Montella ha capito qual’è la vera lacuna della squadra”.