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ANTONINI: “Questo Milan mi piace, ma il mio era un’altra cosa”
Luca Antonini, ex difensore del Milan, è stato intervistato a Premium in vista della sfida tra i rossoneri e la Juventus in programma domani sera. Ecco le sue parole:
“Cosa mi aspetto da Milan-Juve? Sarà una bella partita perché sono due squadre che giocano a viso aperto. Giocano bene tutte e due, la Juve sta vincendo anche se non sta giocando benissimo, ma è una grandissima squadra. Il Milan sta facendo bene e finalmente questa sarà una sfida al vertice, visto che negli ultimi anni non era più così. Differenze tra questo Milan e quello in cui giocavo io? Il mio era un Milan con più campioni rispetto a questo ma il Milan di oggi mi piace molto perché ha uno spirito combattivo, non molla mai ed è una squadra molto umile. Montella ha portato la giusta mentalità per questo Milan. Da quanto ho potuto capire il vero leader del Milan è Montella e la squadra penso che abbia percepito questa cosa. Viene fuori la sua personalità, da giocatore ha fatto una carriera importantissima ma anche il curriculum da allenatore è buono, è giovane ma ha già allenato la Roma, la Fiorentina e la Samp: in questo momento di cambiamento penso che Montella sia il mister più adatto per questi giocatori. Juve imbattibile? La Juventus è una grande squadra ed è formata da grandi giocatori. Quando giocavo nel Milan c’era Ibra che era il giocatore di personalità che con un colpo ti faceva vincere molte partite. I bianconeri sono forti perché hanno giocatori che da soli ti risolvono le gare: quest’anno non stanno giocando benissimo però portano a casa i tre punti, sia in campionato che in Champions. Carenza di grandi terzini italiani? Tra le grandi squadre forse il Milan è quella che ha glie sterni bassi più di prospettiva. Calabria e De Sciglio sono giovani e poi ci sono Antonelli e Abate che sono certezze. Il problema dell’Italia è più a sinistra che a destra. Anche in Nazionale a sinistra non si riesce a trovare un punto fermo. Bisognerebbe guardare anche nelle serie inferiori dove ci sono giocatori di qualità”.