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Creatore Fair Play Finanziario: «Milan, tutto in regola»
Umberto Lago, uno degli inventori del Fair Play Finanziario ha risposto ad alcune domande sulla situazione finanziaria del Milan
Il Milan spende perché può farlo. Questa la sintesi di Umberto Lago, il creatore per l’Uefa del famoso Fair Play Finanziario che, dopo il caso Neymar, è diventato un acceso tema di dibattito. Il noto economista ed ex vicepresidente dell’Uefa, intervistato da La Repubblica, ha spiegato la situazione del Milan.
Al Milan è stato bocciato il primo il voluntary agreement?
«Nessuna bocciatura. Per il ritardo nel closing con la nuova proprietà i tempi di analisi dell’Uefa erano stretti. Il dossier verrà ripresentato dopo la pausa estiva e il mercato, in un periodo più adeguato per l’istruttoria. Il Milan dovrà dimostrare la continuità del business plan per 4 stagioni. La prima è libera e la campagna acquisti senza restrizioni».
Le indagini sulla proprietà?
«L’Uefa ha facoltà di richiedere chi sia l’ultimate owner, il beneficiario finale. Credo che sia già stato chiarito dalla Figc».
Con spese azzardate?
«No, se il business plan sarà credibile. Per evitare sanzioni finanziarie o sportive, il Milan deve portare il bilancio in equilibrio in 4 anni, incrementando i ricavi. Nel piano potrebbero essere inseriti obiettivi: se incrementi gli stipendi più di un tot, scatta la sanzione. Ma le spese per la Champions rientrano nella logica di chi investe».
La nuova proprietà?
«L’Uefa ha facoltà di richiedere chi sia l’ultimate owner, il beneficiario finale. Credo che sia già stato chiarito dalla Figc».