JUVENTUS-MILAN, non c’è due senza tre: dopo il campionato e la Supercoppa, adesso la rivincita in Coppa Italia

Otto mesi dopo quella bruciante sconfitta maturata allo Stadio Olimpico di Roma Juventus e Milan si riaffrontano in Coppa Italia. Otto mesi sono trascorsi da quella maledetta partita decisa da un gol di Alvaro Morata nel secondo tempo supplementare che ci inflisse una durissima eliminazione dall’Europa per il terzo anno di fila. 

[banner]

Fortunatamente la stagione in corso è iniziata e sta proseguendo bene al contrario di quanto ci si potesse aspettare: già in due occasioni la Vecchia Signora e il Diavolo si sono incrociati e in entrambi i casi siamo stati noi ad avere la meglio. In campionato, il 22 ottobre, è stato addirittura un giovanissimo ragazzo di 18 anni (adesso 19) chiamato Manuel Locatelli ad illuminare San Siro piegando la corazzata di Massimiliano Allegri grazie ad una perla infilata nella porta difesa dall’insuperabile Gigi Buffon. Due mesi più tardi, il 23 dicembre, i giocatori di Vincenzo Montella fanno il bis battendo nuovamente la Juve a Doha, in Qatar, e aggiudicandosi una Supercoppa italiana che mancava in bacheca da più di 5 anni.

[banner]

Come si dice in questi casi, non c’è due senza tre e anche stasera, nella bolgia dello Juventus Stadium, bisogna fare risultato centrando la qualificazione alle semifinali di Tim Cup (dove c’attende un’altra rivincita contro il Napoli) e provando a vincere una competizione spesso snobbata ma che garantisce un posto rilevante in Europa League (e ci permette inoltre di giocarci la seconda Supercoppa italiana consecutiva, quasi sicuramente sempre contro la squadra di Allegri). Gradualmente possiamo e dobbiamo tornare ad essere un top club, lanciando un segnale chiaro a chi domina ormai da diversi anni in Italia come appunto la Juventus. C’è tanta voglia di tornare a trionfare come ai vecchi tempi, partendo dai suddetti trofei considerati minori per poi arrivare a quelli maggiori tipo scudetto e Champions League. Stare a guardare gli altri che vincono non è bello, è ora di recitare il nostro vecchio ruolo di protagonisti.