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PASALIC: “Ora sono un calciatore del MILAN ma tifo CHELSEA. Il mio futuro? Lo decideranno i club”
Intervistato da il Corriere dello Sport, Mario Pasalic, centrocampista croato di proprietà del Chelsea ma in prestito al Milan ha così parlato delle due reti decisive contro la Juventus in Supercoppa e nella sfida vinta contro il Bologna giocando in 9 uomini: “E’ stato importante aver vinto tutti insieme due partite speciali. E’ vero: quella contro il Bologna è stata una sfida… pazza, ma per noi era importante conquistare i 3 punti. Questa squadra è un vero gruppo, è la caratteristica più importante di una squadra di calcio”.
Sull’arrivo a Milanello: “Ho trovato qualche difficoltà solo perché dovevo recuperare la miglior condizione fisica. Ci sono voluti 3 mesi, ma ringrazio il Milan e Montella che mi hanno aiutato e aspettato. Cosa ho imparato in rossonero? Questa è la terza stagione (Elche e Monaco le prime due) della mia carriera. In realtà devo crescere molto, devo applicarmi sempre, ma passo dopo passo senza alcuna fretta”.
Sulla vita fuori dal campo: “Sì, devo ammettere che in privato sono diverso, anche perché sto molto bene con la mia fidanzata. Mi dà equilibrio, mi piace apparire con lei, è importante come la mia famiglia. Passo sempre giorni felici con tutti”.
Sugli obiettivi stagionali: “Io spero di conquistare l’Europa e, naturalmente, di segnare qualche altro gol”.
Sul primo gol realizzato contro il Crotone: “Si è trattato di un appuntamento molto importante per me. Ero al mio esordio da titolare, ci tenevo a fare bella figura. E’ stato un gol che è servito al successo del Milan in una partita non certo facile. Tutto questo è avvenuto in uno stadio come San Siro, uno stadio magico per me”.
Sui paragoni con Boban:“Questo mi lusinga molto, ma da quando gioco nel Milan non ho mai parlato con lui”.
Sul rigore decisivo a Doha: “Ero il quinto giocatore a calciare, l’ultimo della prima serie. Poteva e doveva essere il penalty decisivo… Io non sapevo che cosa sarebbe esattamente successo, un momento speciale per me. Ricordo solo che avevo fisso un solo pensiero: l’obiettivo era fare gol”.
Sulla rete di Bologna:“Ho seguito l’azione sulla destra di Deulofeu, stavo correndo anch’io verso la porta, speravo di poter intercettare quel pallone. La squadra ha dato il massimo anche se eravamo in inferiorità numerica. Questa è una squadra che ha sempre voglia di vincere, una squadra giovane che vuole sempre imparare”.
Sui soli due punti fatti nel girone di ritorno: “In alcune occasioni non siamo stati molto fortunati. Ad esempio contro il Napoli io ho colpito il palo… Contro la Sampdoria un rigore ingenuo”.
Sul match contro la Fiorentina: “Sono 3 punti importanti, non ci devono sfuggire. A maggior ragione contro un avversario diretto”.
Sul futuro: “Conte può rivolermi al Chelsea? Sì, io faccio il tifo per il Chelsea, mi auguro che vinca la Premier League. Il mio futuro? Adesso sono un calciatore del Milan. Poi si vedrà. A fine campionato i due club dovranno parlarsi”.