2015
Mexes: “Il Milan è cambiato ma dobbiamo tornare in alto. Su Menez…”
Philipe Mexes, insieme al connazionale Jeremy Menez, è intervenuto nell’ Hangout con i tifosi rossoneri. Ecco le domande a cui ha risposto il difensore rossonero:
Cosa manca al Milan per essere ai livelli di Juventus o Roma? “E’ la quarta stagione che sono al Milan e quando sono arrivato c’erano tanti campioni. Poi c’è stato un grande cambiamento. Ho avuto il piacere di giocare con gente molto forte. Il cambiamento c’è stato, ma adesso dobbiamo cercare di fare sempre il massimo per provare a tornare in alto. Dobbiamo provare a fare bene nelle prossime 10 partite per arrivare in Europa League. Sappiamo che è difficile, ma noi rappresentiamo il Milan e per noi è una grande responsabilità indossare questa maglia, che è famosa in
Come è stata la tua carriera? “Ho avuto una carriera stabile, senza cambiare spesso squadra. Sono stato onesto con tutti i contratti che ho avuto. Ho cercato di far vedere ciò che la gente ha sempre pensato di me”.
E’ sempre stato il vostro sogno diventare calciatore? “Sì. Avrei voluto fare calciatore o vigile del fuoco”.
Quando hai capito che saresti diventato calciatore? “Ho capito sul tardi, giorno dopo giorno diventa una passione. Non mi rendo conto di quello che sarebbe potuto essere. Ho iniziato a pensare di diventare un giocatore a 17-18 anni. Mi godo ogni giorno e ho la fortuna di poter vivere della mia passione: è la cosa più bella che esiste in questo mondo”
Quale la più grande paura da calciatore? “Nessuna, è il mestiere più bello. Non ho paura di niente. E’ una passione, si va sul campo per vincere ma soprattutto per far vedere la nostra voglia. Niente mi mette paura, c’è solo un po’ di adrenalina prima della partita. Tutti i giorni è una prova, ti devi mettere sempre in gioco: è bello per questo. Non c’è tempo per assaporare il momento”.
Perché non siete presenti sui social network? “Non ho mai avuto Facebook, Twitter e Instagram anche se vedo che i compagni di squadra si servono di questa cosa per l’immagine e per i tifosi. Non ne ho bisogno, danno più probleni che altro. Ho altro cose da fare che stare tutto il giorno sul telefono”.
Ti piacerebbe giocare con Menez in attacco? “Avrei preferito non prendere il gol e non farlo col Cagliari. E’ sempre piacere fare gol, è una gioia che non ho l’abitudine di vivere. E’ sempre una grande soddisfazione”
Che consigli hai dato a Menez prima di venire al Milan? “Avevo sentito parlare del suo nome nella nostra squadra, ero molto contento. E’ un grande giocatore, ci siamo conosciuti a Roma. E’ stato un piacere che il Milan era in contatto con lui, lo aspettavo. E’ un grande uomo e calciatore. Era una nostra fortuna sapere che Mexes sarebbe venuto al Milan”.