2015
Milan, finalmente Cerci
Avrà pur vinto gli ultimi due incontri di campionato, ma se il vero Cerci è quello ammirato alla Favorita, Filippo Inzaghi ha molto da farsi perdonare dal pubblico rossonero. Malgrado tre mesi trascorsi in panchina ad osservare il proprio collega di reparto Honda, nel frattempo autore di prove inconsistenti, l’ex colchonero ha mantenuto lucidità e freddezza in una delle rare chance “intere” capitategli dal suo sbarco a Milanello. L’ultima maglietta da titolare di Cerci risaliva a Milan-Verona (7 marzo), anche se ciò che stupiscono non sono tanto le esclusioni dell’ala ex Roma in sè, quanto appunto il confronto con le performance del giapponese. Con un Honda in queste condizioni (pessime, non salta più l’uomo), anche Suso per assurdo avrebbe meritato, e meriterebbe tutt’ora un gettone dall’inizio, non fosse altro che per la bella prova partorita contro la Reggiana. In vista del rush finale, Cerci ricomincia dal gol di Palermo la sua avventura rossonera, mentre domenica con la Sampdoria, Inzaghi potrebbe ripartire dallo stesso Cerci per tentare la missione impossibile, guadagnarsi la conferma per un altro anno al timone del Milan.