2015
Il Milan punta la cometa di Halley
Dani Alves, Mandzukic, Jackson Martinez, Kondgobia, Ibrahimovic, Kolarov, Hummels, Jose Mauri, Jovetic, Witsel, Imbula e la lista potrebbe proseguire all’infinito. Il mercato deve ancora aprire ufficialmente e quasi venti calciatori sono stati accostati alla società rossonera. La maggior parte dei quali frutto della fantasia della stampa o delle soffiate di sopravvalutati “informatori”. Ma quel che è certa è l’intenzione da parte dei massimi dirigenti di via Aldo Rossi di ridiventare Milan: quello con la “m” maiuscola, quello vincente, quello composto da veri campioni. La costante che ha caratterizzato i mercati degli ultimi anni (“non ci sono fondi”) sembra un lontano ricordo, si è freneticamente messa da parte e ha fatto posto al nuovo leitmotiv dell’estate: “abbiamo i soldi e vogliamo spenderli”. Ecco il punto, i soldi e il loro utilizzo. L’aria che si respira è positiva ma senza un progetto di medio-lungo termine, è facile perdersi nuovamente tra le nuvole.
Ed è esattamente ciò che è successo negli ultimi anni, quella mancata organizzazione condita dal “tutto e subito” che ha solo portato all’allontanamento dei tifosi, acquistando il grande (ex) campione piuttosto che ottenere le prestazioni sportive di tre calciatori più funzionali e meno mediatici. Ben vengano i Bertolacci, i lavoratori e perché no, il grande campione, ma un bel cielo deve prescindere dalla cometa di Halley e benché sia più luminosa, da sola, lascerebbe il panorama spoglio. Anche perché, come narra la leggenda, quella stella porta sfortuna. Meglio allora lasciare ai giornali il toto-acquisti e costruire con intelligenza una squadra vincente, senza dimenticarsi con quale rosa abbia vinto il primo campionato Antonio Conte.