2014
Shevchenko; “Vi racconto i miei derby. Se non reggi la pressione non puoi giocare nel Milan”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Andrij Shevchenko , miglior marcatore nella storia del derby, ha così parlato del prossimo big match contro l‘Inter: “Bisogna essere concreti e capaci di tenere a bada i propri nervi per regalare emozioni a chi guarda. Io ho sempre cercato di fare così e adoravo la pressione dei derby. Se non sei capace di sopportarla non puoi giocare in una grande squadra”.
Sul momento delle milanesi: “Ha presente il tracciato di un elettrocardiogramma? Su e giù, il battito del cuore è così, la vita è così, anche quella dei club di calcio. Milan e Inter torneranno al top, ma devono cominciare da questo derby, che vale molto più di tre punti. Vale la svolta, per tutti e due”.
Sul doppio euro-derby disputato in Champions: “Decisamente il mio ricordo più bello. Due pareggi, e via in finale, ma con quanta tensione. È stata una settimana pazzesca, era come prima di una battaglia, si percepiva la tensione.- continua Shevchenko- C’era silenzio assoluto sul pullman mentre andavamo allo stadio. E a Milanello si sarebbe sentita cadere una foglia. Ricordo perfettamente il gol che ci regalò la finale di Manchester: ne ho fatti di più belli, ma quello è stato il più pesante: passaggio di Seedorf in area, davanti a me c’era Cordoba, sono riuscito a girargli intorno e a tirare. C’era stata anche una trattenuta: se non fossi riuscito a tirare forse sarebbe stato rigore, ma è stato meglio così”.
Su un brutto ricordo riguardante un derby: “Non ne ho. Adoravo i derby, gliel’ho detto, sono orgoglioso di averne giocati tanti e di aver fatto vivere dei bei momenti ai tifosi del Milan”.
Sul malumore dei tifosi rossoneri: “Non sarà sempre così. Le grandi squadre sono fatte da grandi giocatori e da grandi uomini, poi i tempi cambiano, ma si può sempre tornare in alto”.
Sulle aspettative stagionali: ” Mi aspetto uno scatto del Milan. Juve e Roma sono più forti, indiscutibilmente, però si può puntare al terzo posto, anche se il Napoli corre e anche l’Inter può rimettersi in pista”.
Sul cambio di allenatore dell’Inter: “Di sicuro lo è. È un allenatore importante, abituato alle grandi sfide, ne ha vissute tante sia da giocatore che da tecnico. E il cambio di allenatore crea un’atmosfera nuova. Non è un luogo comune, succede davvero”.
Su Inzaghi allenatore: “E’ entusiasta e agitato, sempre in movimento, come era da giocatore. Non ha l’esperienza di Mancini ma ha grinta e freschezza. Un uomo chiave? Torres. Mi aspetto di più e so che può dare di più. L’ho incrociato da avversario in Inghilterra; grande attaccante. Io credo che Torres abbia ancora molto da dare, la sua storia non è finita. E poi il Milan ha altri buoni attaccanti: Menez è bravo, El Shaarawy un giovane di qualità”.
Un ultima battuta sul derby di Shevchenko: “Non conta l’importanza del match, a San Siro le luci ci sono sempre. Per me è lo stadio più bello del mondo”.