2014
Confalonieri: “Un derby da poveretti”
Tuona Fedele Confalonieri. A margine della consegna del riconoscimento “Sport e Lavoro” che gli è stata fatta ieri pomeriggio nell’ambito del 38esimo “Premio Internazionale Sport Civiltà” tenutosi a Parma, il presidente Mediaset ha definito “un derby da poveretti” la partita fra Milan e Inter di domenica rimpiangendo il bel gioco e la presenza di grandi campioni come Andrea Pirlo: “Si sono affrontate due squadre non eccezionali. A calcio il gioco si fa a centrocampo e lì in mezzo ho visto davvero poco. Nè un lancio, nè un’invenzione, nè una giocata da campione. La cessione di Pirlo ce l’ho ancora qui. Soprattutto dopo averlo visto distruggere il centrocampo della Lazio con Pogba“.
Risiede qui gran parte della rabbia di Confalonieri che fa un duro richiamo al Milan per avere dato alla Juventus un cervello tanto efficace da far vincere ai bianconeri tre scudetti. Lui come tutti lamenta la differenza di qualità tra il centrocampo rossonero attuale (con riferimento sarcastico a Muntari ed Essien) e quello quando giocava il regista di Brescia, precisando però, lo stesso Confalonieri, che le pretese di Pirlo per restare al Milan erano un po’ alte “5 milioni netti d’ingaggio per 3 anni, un po’ troppi per chi aveva avuto molti problemi fisici e aveva già compiuto 32 anni“.
Nel bel mezzo delle critiche non mancano comunque gli elogi ad Inzaghi: “Un fanatico come Sacchi e Mourinho. In prospettiva può essere un grande allenatore ma senza i campioni neppure con Gesù Bambino in panchina si vincono le partite”. Ancora una volta non mancano i suoi confronti con i rossoneri del passato, specialmente italiani come Baresi, Maldini, Costacurta, Tassotti, Ancelotti paragonati a quelli di adesso: “Nel derby tra i titolari c’erano solo 4 italiani come De Sciglio, Bonaventura, El Shaarawy e Ranocchia“.
Infine, Confalonieri chiude con un suo sogno: “Mi piacerebbe Diego Costa“…