2014
E se il mercato del Milan fosse affidato ai tifosi?
“Cari amici, aiutatemi a scegliere la cravatta per il derby”. Non più tardi di una settimana fa, in un annuncio apparso sul profilo ufficiale del Milan su Twitter, Adriano Galliani chiamava a raccolta i tifosi rossoneri per scegliere l’amuleto anti Inter. Un’iniziativa curiosa che indica come la società cerchi nuove vie per attrarre quei sostenitori sempre più delusi e lontani dall’ambiente milanista. Ma se proprio loro potessero agire direttamente sul mercato anziché scegliere il colore di una cravatta? Allora si che San Siro raggiungerebbe il “sold out” non solo nel derby.
Il “tifoso attivo”. Ormai da qualche stagione, il leitmotiv è sempre lo stesso. Parametri zeri, cessioni illustri e ingaggi spropositati ad ex calciatori. Cosa succederebbe se i tifosi potessero dire la loro? Creare un sistema attraverso il quale dare la possibilità di scegliere tra più alternative. Una sorta di sondaggio, affinché i milanisti tornino ad amare i colori rossoneri con la partecipazione attiva. E’ vero, non sono azionisti né hanno alcuna autorità ma sarebbe un’iniziativa (utopica) interessante. Non si può non continuare utilizzando tanti “se” e periodi ipotetici ma gli spunti sono stimolanti. Cosa sarebbe successo se i tifosi avessero potuto scegliere tra il l’acquisto di Essien e la non cessione di Cristante? O se rinnovare continuamente il contratto di Robinho? O più semplicemente la possibilità di poter scegliere di attuare una “politica giovani” non solo a parole? Un “Preferite Torres, il ritorno di Paloschi o inserire in pianta stabile un giovane da far crescere in prima squadra?”. Milioni di direttori sportivi che agirebbero senza interessi e solo per il bene della propria squadra. Milioni di talent scout in giro per il mondo a segnalare talenti. Milioni di amministratori delegati che deciderebbero se rinnovare e a quale cifra. Milioni di tifosi che sentirebbero propria, la squadra del cuore. Una lontananza abissale che alla fine disterebbe solamente quei 30cm che intercorrono fra gli occhi dell’appassionato e lo schermo da cui inviare l’input. Una sezione che possa permettere di visualizzare la cifra destinata al trasferimento per decidere se finalizzarla su un calciatore solo o su tanti. Continuare su questa strada o invertire la rotta? Insomma, il mercato del Milan passerebbe dai click dei sostenitori più fedeli. Purtroppo o per fortuna, tutto ciò non accadrà mai.
Tornando alla realtà. Rimanendo con i piedi per terra, l’unico modo per farsi sentire è ciò che già sta succedendo. Ovvero il passaggio dalla critica all’indifferenza. La società,però, a differenza delle ultime stagioni, sembra aver capito che continuare su questa strada, non porterebbe a nulla. Diamogli dunque tempo, con la speranza che questa sia la volta buona. Non di tornare in alto, ma di iniziare a costruire una base solida su cui erigere il “grattacielo” Milan.