2015
Mihajlovic fa già inversione sul modulo
Neanche il tempo di far assimilare il 4-3-1-2, che per Mihajlovic è ora di cambiare il sistema tattico per arrivare al primo traguardo indicato e ribadito dal presidente Silvio Berlusconi, il bel gioco. Non è tuttavia solo una questione di gusto estetico. Il Milan è la squadra che ha concluso di meno verso la porta avversaria in questo avvio di campionato, segno che qualcosa può e deve essere cambiato in fase di proposizione. Il nuovo dispositivo di gioco che ha in mente il serbo è il 4-4-2, modulo che porterebbe a rinunciare all’elemento di disturbo fra le linee nemiche, ma di contro, con la possibilità di incidere di più sugli esterni, che ai rossoneri non mancano (Bonaventura, Honda, Kucka, Cerci, in carriera testati come cursori di fascia con buoni riscontri), e con un cerchio centrale ridotto a due unità con deleghe diverse: un primo, che potrebbe facilmente essere Montolivo, relegato al recupero di palla e all’impostazione; l’altro, uno alla Bertolacci, in possesso di licenza per inserirsi e contribuire alla fase realizzativa. A beneficiare più di tutti gli altri del modulo, sarebbero i terminali, Bacca e Adriano, che, almeno stando alla carta, disporrebbero di più palloni per far male.