2015
Mihajlovic: “L’Inter non ci fa paura, torneremo in alto”
Ecco le parole di Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa alla vigilia del derby di domani sera, che rappresenta già un crocevia importante per la stagione rossonera:
“Vincere il derby dà grande entusiasmo, ma vale sempre tre punti. La prepariamo come tutte le altre partite, sappiamo che sarebbe una grande gioia vincerlo o una brutta cosa se perdiamo, ma siamo solo alla terza giornata e ci sono ancora tante partite. Dobbiamo giocare con serenità, mettendo in campo quello che abbiamo preparato”.
Sui tifosi. “E’ una tifoseria esigente, abituata a vincere. Ho detto ai miei giocatori che dobbiamo essere noi a convincere i tifosi a seguirci e sostenerci. Non dobbiamo avere paura di giocare”.
L’Inter. “Ha vinto le prime due partite all’ultimo minuto. Il derby è comunque una partita a sè, nessuna delle due squadre sta giocando come vorrebbe. Sia noi che loro abbiamo cambiato tanto, ma noi dobbiamo pensare come se non avessimo tempo. Sono convinto che se riusciamo a giocare più coraggio possiamo essere dei protagonisti in campionato”.
Mancini. “Quando ci sentiamo non parliamo mai di calcio. Loro dicono che siamo noi favoriti e siccome sono loro amico farò di tutto per fargli azzeccare il pronostico. Comunque sono contento di rivederlo, è un mio amico da 20 anni e se sono qui è anche grazie a lui che mi ha permesso di fare il secondo con lui. Sono molto riconoscente nei suoi confronti. Domani saremo avversari per 90 minuti. Mi auguro di vincere e pagare come ho detto ieri alla Gazzetta, quello dei migranti è un problema serio, io lo so bene. Mi auguro che questa iniziativa possa diventare un’abitudine anche nei prossimi derby”.
Passato. “Sono ottimista perché è difficile fare peggio rispetto alle prime partite. Avete scritto che alcuni giocatori si sono offesi per le mie parole, ma dicendo così avete offeso loro perché sono professionisti e le mie parole servono per spronarli. Io dico sempre quello che penso, non sono uno che si accontenta e che cerca scuse per sé e per la sua squadra. Sono tre anni che il Milan non è più il Milan, prima pretenderemo di più da noi e prima torneremo protagonisti. So che ci vuole tempo, nessuno fa miracoli, ma noi dobbiamo moltiplicare le forze e ragionare come se non avessimo tempo, solo così le critiche si trasformeranno in successi”.
La squadra: “Tutti gli allenamenti che facciamo li facciamo con grande intensità e analizziamo i dati sia degli allenamenti che delle partite e stiamo migliorando partita dopo partita. I ragazzi stanno lavorando bene e tutto quello che proviamo in allenamento dobbiamo farlo anche in partita. Non è facile togliersi di dosso anni difficili, dobbiamo essere bravi a superare questo blocco mentale. La partita di domani potrebbe essere quella giusta per sbloccarci”.
Sul suo passato nerazzurro: “Io non rinnego il mio passato all’Inter, ma ora il mio presente si chiama Milan e sono felice di essere qui. Non vedo niente di male nei miei saltelli di giovedì”.
Berlusconi. “Io sono responsabile della squadra e sono libero di fare tutto quello che ritengo giusto. Io sono fatto così, se mi hanno preso credo lo abbiamo fatto anche per come gestisco la comunicazione. Non c’è nessun problema con la dirigenza, con il presidente ci siamo parlati e abbiamo avuto un confronto costruttivo”.
Balotelli. “Il problema non è il peso, ma la massa grassa. Non è il peso che conta, lui deve aumentare la massa muscolare e diminuire quella grassa. Comunque Mario sta bene, si allenando bene”.
Il centrocampo. “Noi cerchiamo di lavorare sui nostri principi e guardare poco agli avversari. Bisogna vedere anche loro con che modulo giocano, noi dobbiamo scendere in campo per la nostra partita. Io metterà in campo chi mi dà più garanzie. Per come si allenano, tutti si meritano di giocare, non c’è nessuno che si allena male. Poi ovviamente un allenatore fa le sue scelte in base a come vuole giocare e a come mettere in difficoltà gli avversari”.