Ass. Bisconti: "100 milioni per lo stadio in convenzione" - Milan News 24
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2015

Ass. Bisconti: “100 milioni per lo stadio in convenzione”

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L’assessore allo Sport per il Comune di Milano, Chiara Bisconti, si è concessa per un’intervista al Corriere della Sera. Come riportato dalla redazione di Milannews24 stamane, c’è la possibilità che Milan ed Inter diventino proprietarie di San Siro; ebbene, il costo per la convenzione dello stadio è di 100 milioni di euro:

“Ci vedremo entro giovedì. Io, il consigliere del Milan Alfonso Cefaliello e l’interlocutore dell’Inter.

L’impianto in esclusiva resta l’idea da sostenere. Al momento non pare ci siano le risorse economiche per costruire uno stadio nuovo. Basta fughe in avanti.

Bei progetti quelli del Portello, sono sempre stata favorevole all’idea di un secondo stadio. Ora però non si concretizza. Mi aspetto che entrambe si concentrino su San Siro.

La decisione finale spetta al Consiglio comunale, mi sento di dire che c’è apertura totale a cambiare i termini della convenzione. Le due società potrebbero rilevare l’impianto per una convenzione sui 100 milioni di euro.

Si tratta di un’ipotesi che non escludiamo quella della vendita di San Siro. Le squadre rientrerebbero dal loro investimento in dieci anni. In un futuro lontano poi, chi dovesse andare via monetizzerà dalla vendita della sua quota. Chi resterà, invece, avrà già uno stadio rinnovato e moderno.

Potremmo negoziare un diritto di superficie che a differenza dell’affitto è reale e funziona come garanzia per i prestiti con le banche.

Vero che gli stadi di proprietà in Europa rendono quattro volte rispetto a San Siro: fino al 40-45% arriva dalle vendite di biglietti, dal merchandising, dai servizi. Contro un 10% al Meazza.

L’idea è innanzitutto aprire il Meazza su quattro lati invece che solo su due, com’è oggi. Per rendere anche possibili due ingressi ben separati, uno per squadra.

Ora sono sfruttati per i flussi in entrata e in uscita solo il lato verso ovest, dove c’è il cantiere della M5 e il lato del Centro Ippico, a nord. Renderemo aperta e di passaggio la sponda verso piazzale Axum, rimpicciolendo il capolinea del tram 16. Potremmo pure ripensare quello ad est, verso il Trotto. Schiudendo via dei Piccolomini e dedicando ai servizi la Stecca, magari collegata allo stadio con ponti sopraelevati.

Se lo stadio oltrepassa i suoi muri e si allarga in un ideale quarto anello esterno, i servizi potrebbero anche finire nella Stecca del Trotto. Si risparmierebbe sui lavori di ristrutturazione.

In vista della finale di Champions lavoriamo con grande energia ed è un banco di prova di quello che potrebbe essere lo sforzo congiunto per investimenti futuri. I 40 milioni di spesa sono sostenuti dalle due squadre al 50% ma la maggior parte dei costi va a scomputo del canone che pagano al Comune per l’affitto.

In totale, secondo le stime, l’indotto della finale sarà di 300 milioni. Di questi, ben 50 andranno alla città”.

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