2015
5 buoni motivi per credere in Balotelli
L’inizio di stagione di Mario Balotelli ha stupito anche il più ottimista nella buona riuscita dell’esperienza 2.0 con la maglia rossonera dell’ex Liverpool. Ecco perché queste prime tre partite di Mario non costituiranno episodi sporadici:
- Allenatore: Sinisa Mihajlovic ha voluto azzardare molto. Il carattere ed il temperamento forte del serbo non l’hanno frenato èerp quando c’è stata l’occasione di prendere Mario. Sinisa ci ha lavorato lungamente all’Inter ed il loro rapporto è ottimo. Si dice anche che Mihajlovic monitori tutti i giorni (LEGGI QUI L’INDISCREZIONE) per evitare una sua uscita a vuoto.
- Paternità = maturità: le prime parole di Balotelli da neo-rossonero hanno lasciato trasparire una serenità ed una maturità raggiunta a parole. E anche a fatti, visto il rendimento in campo fornito da Mario.
- Nessuna reazione. Gli avversari lo sanno, basta che si provochi Balotelli e lui reagisce: questo era il Balotelli vecchio, quello “nuovo” sta dimostrando che il trucco degli avversari non porta a nulla. L’esempio lampante ad Udine: ammonizione – discutibile – dopo 20′, continue provocazioni da parte della retroguardia friulana ma niente. Anche Sinisa l’ha capito, a tal punto che non ha dovuto “sprecare” un cambio per evitare il secondo giallo.
- Ultima spiaggia. Mario sa che questa è davvero l’ultima spiaggia: nessuno ha mai messo in dubbio le sue qualità ma i critici sono consci della sua (troppo forte) personalità ed aspettano un suo errore che condannerebbe definitivamente il “Bad Boy”. Mario sta prendendo sulle proprie spalle la squadra da vero leader e la partita con l’Udinese non è un caso.
- Europeo. L’obiettivo di ogni calciatore è quello: vincere con il club, o comunque fare bene, per poter giocare con la propria nazionale. Mario lo sa che Conte non regala nulla: il tecnico barese non fa sconti, vuole dedizione, sacrificio e spirito di squadra, tre valori che Balotelli sta prodigando in questo inizio di stagione.
