Mihajlovic: “Il riscaldamento dice molto e a Genova…”

Questa l’intervista a Milan Channel di Sinisa Mihajlovic:

Sulle prestazioni della squadra: “A parte il derby, abbiamo sempre regalato un tempo agli avversari ed è una cosa che non ci possiamo permettere. Dobbiamo lavorare molto su questo aspetto, è tutta una questione di testa e non fisica o tattica. Dobbiamo crescere di testa, ma sono convinto che presto arriveranno partite in cui il Milan giocherà per 90′”.

Sull’approccio di Genova: “Io esco sempre a vedere il riscaldamento perchè si capisce subito come sta la squadra. Ho visto subito che la squadra era un po’ moscia, l’ha notato anche lo staff. E’ successo, ma è una cosa che non deve più succedere. Sapevamo che sarebbe servita grande cattiveria, dovevamo vincere più duelli individuali, mentre nel primo tempo li abbiamo persi quasi tutti. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, siamo scesi in campo con un altro atteggiamento, potevamo anche pareggiare, ma il punto è che noi dobbiamo affrontare le partite sempre con lo spirito giusto. Dobbiamo essere sempre concentrati e rabbiosi e giocare con entusiasmo e voglia di vincere”.

Sulla difesa: “Ci sono stati tanti errori individuali e non di reparto. Finora abbiamo sempre gol, poi magari giochi contro il Napoli che ha un grandissimo attacco e non subisci gol. Il calcio è strano. Il Napoli ha un grande attaccante come Higuain che uno dei migliori in Europa, spero sia uno stimolo per i miei difensori. Domani credo che possiamo fare bene, il Napoli troverà un Milan voglioso e rabbioso domani sera. Dobbiamo stare attenti, ma anche loro hanno dei punti deboli. Andremo in campo come sempre per vincere. Vorrei tanto vincere 1-0 ogni tanto”.

Sul confronto di martedì: “Abbiamo parlato per far capire alla squadra che una grande squadra come il Milan ha il dovere di essere in alto e non il diritto di stare in alto. Dobbiamo meritarci i primi posti della classifica. A Genova non abbiamo affrontato la partita come dovevamo. Dopo due anni come gli ultimi al Milan, nessuno può rilassarti. Contro il Genoa, se avessimo fatto il primo tempo come il secondo avremmo vinto. A fine riscaldamento mi sono arrabbiato perchè vedevo una squadra molle, non possiamo permettercelo”.

Sulle parole di Savicevic: “Lui mi conosce bene, siamo amici e siamo sempre in contatto. Lui ha ragione: io non sono cattivo, può essere che io sia duro ma io penso sempre che il talento non basta nel calcio. Ho giocato in Nazionale con tanti talenti, ma non abbiamo vinto niente perchè ognuno faceva quello che voleva. Non eravamo una squadra. Io ho imparato molto da quello in questo senso”.