Con Menez si cambia musica!

Non c’è la minima ombra di indicazione precisa riguardo il rientro di Jeremy Menez in organico, ma il recupero del francese sarebbe quantomai fondamentale, in un frangente delicato come questo, in cui Mihajlovic non riesce proprio a trovare l’uomo attorno al quale far girare una squadra con tanti buoni giocatori, ma senza un trascinatore vero, come lo è stato il fantasista ex Psg in tanti momenti cruciali della scorsa annata disastrata del Milan. Il suo rientro avrebbe riflessi terapeutici su tutto il reparto di centrocampo. Posizionandosi dietro le punte, infatti, Menez farebbe arretrare Bonaventura sull’interno, ruolo che il Jack rossonero ha mostrato di gradire molto più del rifinitore. L’ex Atalanta aggiungerebbe così quel pizzico di qualità a centrocampo, reparto che altrimenti non sa cambiare passo né tantomeno generare situazioni imprevedibili.

L’UOMO DELLE VARIANTI – Ma con Menez in campo si può pensare anche ad alternative sensate a un 4-3-1-2fin qui parso poco redditizio, non solo nei risultati ma anche nel gioco espresso. Il 4-4-1-1 è solo una delle possibilità attuabili col francese a disposizione, forse la più equilibrata, con un centrocampo folto e ogni pedina con compiti più semplici e definiti, che dunque consentono anche l’impiego di un anarchico quale è il numero 7.