ESCLUSIVA MN24, Vergani: "Il leader della squadra è lui, la società deve..." - Milan News 24
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2015

ESCLUSIVA MN24, Vergani: “Il leader della squadra è lui, la società deve…”

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L’agente FIFA Filippo Vergani ha rilasciato un’intervista in esclusiva a MilanNews24 in merito alla situazione alquanto deficitaria in casa rossonera. Ecco il contenuto integrale dell’intervista.

9 punti dopo 7 partite, peggio di Inzaghi e di Seedorf: è Mihajlovic il colpevole?

Non credo che si debba incolpare solamente il tecnico serbo perché quando si verificano certe situazioni inaspettate non c’è un unico colpevole. La società, in primis, ha sbagliato in sede di mercato poiché ha fornito a Mihajlovic una rosa non all’altezza dell’obiettivo fissato ma lo stesso allenatore, nei vari incontri ad Arcore col presidente, avrebbe potuto osare maggiormente. Il problema del Milan è strutturale, c’è una lampante mancanza di personalità e ci sono giocatori come De Sciglio, Zapata e Montolivo che non stanno offrendo prestazioni da Milan. Nonostante le critiche, gli acquisti di Bertolacci e Romagnoli sono ottimi. Quest’ultimo è uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano e non sta facendo male. Certo che se venisse affiancato da un centrale di livello…

A proposito di centrali di livello, chi potrebbe essere l’uomo giusto per Gennaio?

È difficile fare nomi perché ce ne sono molti, anche se a prezzi alti. Al Milan servirebbe un gran centrale, come Godin o Mascherano, sebbene non siano facilmente raggiungibili. Sono sicuro che, accanto ad uno dei due, Romagnoli diventerebbe un altro giocatore. Ci sono voci che confermano l’interesse per Ranocchia; l’ex Bari sulla carta è un buon difensore ma non porterebbe il salto di qualità al reparto difensivo. I rossoneri devono assolutamente puntare anche ad un regista e Witsel, accostato per mesi, non lo è. Io proverei a puntare su Gundogan o, in alternativa, Biglia.

Milan-Napoli è stato anche Mihajlovic-Sarri: alla luce della partita, Berlusconi dovrebbe pentirsi della scelta?

Sono due allenatori estremamente diversi e quasi agli antipodi: Sinisa punta sul carisma, grinta e determinazione, tre valori che intende trasmettere alla squadra e che finora non si vedono. Sarri punta sul bel gioco ma credo che non sia corretto paragonare i due mister. La differenza tra Milan e Napoli è troppo netta per poter trarre considerazioni e/o ripensamenti da parte del presidente.

Tra le note liete del Milan non si può non citare Calabria: è già pronto per fare il titolare?

Penso che Calabria sia il terzino migliore in rosa. È un classe 1996 e non si deve bruciarlo ma sta dimostrando un’intelligenza tattica non comune, capacità di corsa e soprattutto cross che altri esterni non hanno. Calabria, a differenza di De Sciglio, sta dimostrando le sue qualità in un Milan in difficoltà, a dimostrazione che la personalità è una dote presente in lui ed il pubblico di San Siro l’ha notato. De Sciglio invece è salito alla ribalta quando la squadra girava molto bene; negli ultimi anni il suo rendimento è calato, così come il livello della retroguardia rossonera, segno che difetta di personalità. È un ’92 e quindi c’è tempo per rimediare ma le aspettative su di lui non stanno avendo conferme.

Alla squadra pare mancare un leader, può esserlo Balotelli?

Balotelli è stato il miglior acquisto rossonero, considerando il fatto che è stato preso quasi gratis. C’erano dubbi sull’aspetto comportamentale ma per il momento non è accaduto niente di eccezionale. Certo è che quando entra in campo lui, la squadra cambia. È un giocatore imprescindibile perché ha dei colpi che nessun altro in rosa ha. Può risolvere le partite anche da fermo, a differenza di Bacca e Luiz Adriano che hanno bisogno di palloni per imprimere il loro gioco. Balotelli può essere il leader ma c’è bisogno di un direttore anche in difesa e soprattutto a centrocampo.

Tanti giocatori non da Milan, aveva ragione Seedorf? Quali sono i giocatori sui quali ripartire nei prossimi anni?

Aveva ragione Seedorf a parlare di rivoluzione: molti giocatori non sono da Milan ma il mercato, criticato da molti addetti ai lavori, ha portato giocatori importanti come Bertolacci, Romagnoli, Bacca e Balotelli ai quali si aggiungono Diego Lopez, Calabria e Bonaventura. Sono questi gli elementi della rosa dai quali ripartire. La rosa di quest’anno ha troppe falle per poter ambire alla Champions League: a meno di clamorosi botti nel mercato di Gennaio, penso che, se il Milan si qualificasse per l’Europa League, sarebbe un grande risultato confrontando le rose delle altre big. Noto però che ci sono vertenze societarie – dualismo tra Barbara Berlusconi e Galliani da risolvere – ed una lontananza del presidente Berlusconi, che, appare troppo distaccato: un suo riavvicinamento alla squadra porterebbe una ventata di fiducia per il superamento di questa crisi.

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