Essien: "L'Ebola? Mi chiamò il medico del Milan…" - Milan News 24
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2014

Essien: “L’Ebola? Mi chiamò il medico del Milan…”

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Intervistato dal The Guardian, questa l’intervista completa di Micheal Essien.

 

Tanti auguri Micheal, hai compiuto 32 anni mercoledì. Cosa non ti dimenticherai dell’anno appena trascorso?: “Nonostante non sia la cosa più bella accaduta, sicuramente lo scherzo sull’Ebola…”

Due mesi fa sei stato vittima di uno scherzo su Twitter. Si diceva avessi preso l’Ebola. Cos’è successo?: ” Era una domenica. Al mattino mi sono allenato come sempre e nel pomeriggio sono tornato a casa a rilassarmi. Poi all’improvviso ho ricevuto una chiamata dal medico del Milan che mi chiedeva informazioni riguardo l’ebola (era apparso un tweet sul suo profilo personale). E gli ho detto:”Come posso avere l’ebola? Mi ha visto stamattina agli allenamenti, cosa intendi con ho preso l’ebola?”. Pochi minuti dopo il mio ufficio stampa mi ha informato dello scherzo su Twitter e della notizia in espansione. Nel giro di un’ora ho ricevuto messaggi da amici, familiari e tifosi che volevano sapere come stavo. Così, per mettere fine a questa situazione, con il Milan e il mio ufficio stampa ci siamo accordati per rilasciare una smentita ufficiale. Comunque ci sono voluti due giorni per raffreddare questa spiacevole situazione”.

Eri spaventato da questa situazione o sei riuscito a mantenere la calma?: “No, non ero spaventato o teso ma non è stata un’esperienza piacevole. La mia famiglia sia a Londra che in Ghana era preoccupata. Addirittura mia mamma il giorno dopo mi ha telefonato due volte per controllare che stessi bene. Non è stato piacevole vedere i miei cari preoccupati e poi sulle sofferenze dell’ebola non si deve scherzare. Non è un gioco e le persone lo devono capire”.

In questa situazione cosa pensi del potere dei social media?: “E’ fantastico che tu possa promuovere buone attività in tutto il mondo ma il rovescio della medaglia è che puoi promuovere anche cattive attività e danneggiare le persone con semplici messaggi. La notizia della finta ebola si è espansa velocemente e per fermarla sono dovuto intervenire sempre attraverso i social. Poche settimane dopo lo scherzo, i ragazzi di “Health Africa International” hanno contattato me, George Weah e Diarra per promuovere un’iniziativa su come prevenire l’ebola. Penso che utilizzare intelligentemente i social media sia la cosa migliore da fare.

E’ grazie a questo che sei diventato così esperto sull’educazione contro l’ebola?: “Si. Ci sono parecchi medici e materiali per aiutare i malati d’ebola. Ho sentito che ci sono più di 7000 morti ma la prevenzione è la migliore cura ed è qui che entra in gioco la campagna di “Health Africa International”.

Se non ci fosse stato questo scherzo, avresti fatto qualcosa per aiutare i malati d’ebola?: “Io e il mio team ne stavamo parlando. Volevamo aiutare in qualche modo le persone dopo il boom di questa malattia. Lo scherzo ha solamente accelerato i tempi per la collaborazione con “Health Africa International” per raccogliere i soldi e investirli nella prevenzione e in programmi educativi contro l’ebola nell’Africa dell’ovest. Il miglior modo, a mio avviso, di fare propaganda nelle scuole, nelle chiese, nelle comunità e nelle case. E dobbiamo essere veloci. In termini di trasparenza, “Ernst & Young Ghana”, useranno i fondi per implementare i programmi e tutte le registrazioni saranno pubbliche. Per questo vi invito a registrare un video, taggare #UnitedAgstEbola e donare a www.healthafricainternational.com”.

Torniamo al calcio e parliamo del tuo precedente club, il Chelsea. Sono in ottima forma, quali sono le affinità con la squadra del 20o4-2005 di cui eri titolare?: “E’ presto per dire se sono in corsa per vincere la Premier League. Loro sanno che non si vince il trofeo a Dicembre quindi devono continuare così fino alla fine del campionato. Rispetto alla mia è una squadra completamente diversa. Noi avevamo in rosa qualche talento, non così tanti come questanno. I  loro tifosi saranno sicuramente felici perché vederli giocare è davvero piacevole.

Mourinho sarà ancora campione di Inghilterra a Maggio?: “E’ ancora presto per dirlo. Nessuno ha dubbi sulle sue qualità di allenatore e il desiderio del club è sicuramente quello di vincere. A fine stagione lotteranno sicuramente per il titolo”.

Avram Grant è il nuovo ct del Ghana. Ci hai già lavorato insieme, che tipo di allenatore è?: “E’ una brava persona ed è davvero simpatico. Siamo rimasti amici e ogni tanto ci sentiamo. E’ un bravo allenatore e sono sicuro che porterà la sua esperienza in nazionale. Non sarà facile ma lui si impegnerà al 100%”.

Con il nuovo allenatore ci sono più possibilità di ritornare in nazionale. Specialmente ora che con il Milan giochi spesso. Stai aspettando una telefonata da Grant?: “Come ho detto recentemente, vedremo. Non ci sono garanzie che mi chiami, se lo farà ci penserò.”.

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