2015
Donnarumma e Calabria: pro e contro del nuovo che avanza
In questi giorni Gianluigi Donnarumma è salito alla ribalta ed il suo nome è stato accostato addirittura alla voce portiere titolare in Campionato, considerando il periodo di forma sottotono di Diego Lopez. Il classe 1999 anche ieri ha dimostrato buona affidabilità e nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa non ha sfigurato; sulla rete di Kondogbia non ha colpe considerando la solitudine del francese che ha calciato a rete indisturbato. Prestazione sufficiente ma non tale da poter affidare le chiavi della porta nella sfida con il Sassuolo; un errore in una competizione ufficiale potrebbe costare un marchio negativo alla carriera definitiva molto rosea dagli addetti ai lavori. L’impatto di Donnarumma nel Milan dovrà essere graduale perché perdere un talento cristallino sarebbe un danno di inestimabile valore. In secondo luogo, l’ascesa di Donnarumma potrebbe mettere ancora più in crisi Diego Lopez, vero salvatore della patria lo scorso anno. Di contro, gli esperti potrebbero lanciare una provocazione: Buffon ha esordito a 16 anni in Serie A e ha confermato ciò che si diceva nei suoi confronti: perché non fare lo stesso con Donnarumma?
CALABRIA. Situazione simile ma non del tutto per Davide Calabria ha fornito una prestazione convincente, confermando il buon periodo di forma mostrato nelle partite di campionato con Palermo, Udinese e Genoa. Dal rientro di Antonelli e Abate, il classe 1996 non si è più rialzato dalla panchina nonostante le prove non entusiasmanti dei cursori di Mihajlovic. Il serbo preferisce adottare una crescita graduale al fine di evitare un’esaltazione mediatica che potrebbe gonfiare l’autostima del giovane calciatore, cosa accentuata dai continui paragoni che la critica etichetta incautamente (vedi De Sciglio -> nuovo Maldini). Il caso Calabria, tuttavia, si discosta da quello del portiere: tralasciando l’aspetto individuale del ruolo e i 3 anni in meno, il cambio di gerarchia Donnarumma-Diego Lopez ha un peso decisamente maggiore – non è detto che sia positivo – rispetto al passaggio Calabria–Abate o De Sciglio, anche considerando ciò che i terzini hanno sfoderato nelle ultime stagioni.
Donnarumma-Calabria: il nuovo che avanza fa discutere, nel bene o nel male. Riprendendo un vecchio e saggio proverbio “ogni cosa a suo tempo”, ma perché non pensare che sia giunta l’ora?