Mihajlovic: "Se non riesco io, bisogna chiamare..." - Milan News 24
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2015

Mihajlovic: “Se non riesco io, bisogna chiamare…”

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Di seguito le dichiarazioni di mister Sinisa Mihajlovic rilasciate in conferenza stampa a Milanello:

“Noi dobbiamo avere continuità di prestazioni all’interno della partita stessa. Solo nel derby non abbiamo avuto alti e bassi. Così diventa difficile vincere. La squadra gioca bene, subentra poi la paura e diventa complicato correggere qualcosa. Io sono convinto di poter risolvere questi problemi. Non penso di essere un fenomeno e nemmeno presuntuoso. Ho le caratteristiche morali per farcela. Altrimenti bisogna chiamare un esorcista. La squadra ha qualità e ne usciremo fuori.
Io so come funziona il calcio. Se non arrivano i risultati ci sono regole precise. Prima di cambiare una cosa, bisogna rifletterci bene. Sono io il primo che se mi accorgessi che qualcosa non va, mi farei da parte io. Ognuno si deve prendere le responsabilità ma sono convinto che usciremo da questa situazione. Vedo l’impegno dei miei ragazzi ogni giorno e lavorano a fondo.
Con il presidente ho un gran rapporto e parliamo di tutto. C’è fiducia da parte sua. Io posso dire che per me è un privilegio confrontarmi con lui, cenare con lui. Lui è stato un grande personaggio della Storia italiana degli ultimi 25 anni. Avrò sempre riconoscenza nei suoi confronti e nei confronti dell’ad Adriano Galliani. Siamo noi i primi ad essere dispiaciuti nei confronti del presidente per la situazione. Non sono abituato ad aver debiti. Alla fine cercherò di saldarli. Noi in questo momento non siamo un top club mondiale ma lo stiamo cercando di diventare. Ci vuole tempo ed innesti di qualità a livello di mentalità. Si è perso uno zoccolo duro dello spogliatoio che è da ricostruire. Anche altre squadre se perdono pedine importanti vanno in difficoltà. Non so quanto tempo ci vorrà. Anni fa ripartimmo anche nell’Inter con Mancini. Questa squadra ha qualità e può dare molto di più. Io sono il primo responsabile di tutto questo. Dobbiamo fare un po’ di vittorie e possiamo risalire. Ho fiducia e sono convinto che già da domani possiamo farcela. Anche se il Sassuolo è una squadra difficile, tra le più in forma. Il calendario non ci aiuta moltissimo ma sicuramente abbiamo le qualità per battere il Sassuolo e tante altre. Dobbiamo vincere contro le 14-15 squadre e poi giocarcela con le altre 4 e 5.
Non esiste un modulo magico. Contano altre cose. Conta l’atteggiamento ad esempio. I numeri poi possono fare la differenza: nel bene come nel male. Lavoriamo sul 4-3-3 e sul 4-4-2. Abbiamo solo 2 attaccanti a disposizione su 5 presenti in rosa. Il 4-4-2 con due soli attaccanti a disposizione è un po’ difficile. Lavoriamo con quello che abbiamo a disposizione. Quando torneranno tutti a disposizione ci potremmo divertire.
Non ho scelto ancora la formazione. Alcuni giocatori devono recuperare, non ho ancora deciso. Dopo l’allenamento o domani mattina. Il portiere è un giocatore come tutti gli altri. Vedremo.
Balotelli è un po’ altalenante fisicamente. Vediamo di risolvere il prima possibile. Lui sta facendo il possibile ma la pubalgia è difficile da gestire. Pare una cosa più grave del previsto.
Io non temo nulla. Ho vissuto la guerra, posso avere paura di una gara di calcio? Non penso. Sto lavorando per migliorare. Nel calcio quando non ci sono risultati ci sono regole ben precise che conosco molto bene. Ci sono due categorie di allenatori: gli esonerati e quelli non ancora esonerati. Io penso solo comunque a migliorare.
Pensavo fosse più semplice ma le cose più difficili poi sono più dolci. E’ stimolante tutto questo, sotto ogni aspetto. Andiamo avanti con coraggio e fiducia.
Le situazioni extra calcistiche di Balotelli? Non so ma ognuno ha diritto ad una vita privata. Ci sono momenti e momenti. Quante volte mi faccio vedere arrabbiato e magari sono felice. Bisogna saper nascondere le proprie emozioni. Io, come detto, ho un carattere. Ho provato a smussarlo ma cerco di migliorare. Il mio carattere mi ha anche procurato qualche danno ma è stata anche la mia forza. A Torino ero dispiaciuto per il pareggio e per i ragazzi. Non abbiamo saputo gestire solo quei 10 minuti del pareggio. Domani tutti hanno una possibilità di giocare.
Solo attraverso le buone prestazioni si vince. Noi siamo il Milan e dobbiamo giocare bene. Qualche volta se c’è un po’ di fortuna si può vincere ma preferisco giocare bene e vincere. Sicuramente i 3 punti cambiano un po’ di cose. Vincendo si impara a vincere. Abbiamo due gare in casa e dobbiamo fare di tutto per vincere. Abbiamo tutte le qualità per vincere. Dipende solo da noi. Se giochiamo come sappiamo, le possiamo vincere, pur non essendoci gare facili. Paura no, rispetto sì. Il Milan deve essere sempre favorito per le qualità che ha aldilà della qualità degli avversari. Tutto questo lo dico con enorme rispetto.
Con il presidente mi sento e mi vedo spesso. Questa è casa sua ed è sempre il benvenuto. Vincendo l’atmosfera può diventare anche diversa. Ci può essere contestazione ma noi dobbiamo dare l’anima in campo. Combattendo e portandoci così dalla nostra parte i tifosi. Se succede il contrario, è normale che i nostri tifosi ci fischino. Il tifoso valuta quello che vede. Oltre il risultato è importante lo spirito con cui si va in campo.
Ci sono momenti e momenti. Ci si prova a fare cose diverse finchè non si trova la medicina giusta. Rispetto e lealtà sono le cose fondamentali. Qualche volta ti arrabbi in spogliatoio o in pubblico. Dipende sempre dai momenti. Ho sempre fatto cose per il bene della squadra. Per spronarli e per trovare una soluzione. Qualche volta si usa il bastone, qualche volta la carota. Sempre per il bene della squadra comunque.
Io penso gara dopo gara. Nessun calcolo. Cerchiamo di prendere più punti possibili. Siamo il Milan e dobbiamo sempre pensare di vincere. Pensiamo al Sassuolo che è la gara più importante in questo momento”.

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